Roccapiemonte si ferma per Francesco, morto in bici: «Il fiore più bello reciso all'improvviso»

Lacrime e silenzio ai funerali del giovane vittima dell'incidente

I funerali di Francesco Puopolo
I funerali di Francesco Puopolo
di Nello Ferrigno
Mercoledì 5 Luglio 2023, 04:25 - Ultimo agg. 6 Luglio, 15:00
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Dolore, lacrime, commozione. Un silenzio surreale rotto soltanto dai singhiozzi di molte persone che non sono riuscite a trattenere il pianto. Poi i cori degli amici che hanno inneggiato alla squadra di calcio locale per la quale Francesco Puopolo tifava. Ieri pomeriggio Roccapiemonte si è fermata per i funerali del ragazzo morto il giorno prima per un incidente con la sua bicicletta. Negozi chiusi, tutte le manifestazioni in programma sospese, la cittadina si è stretta attorno ai genitori di Francesco, Gerardo Puopolo e Giovanna Bevilacqua e alla sorellina Anna.

Durante l’omelia il parroco don Giuseppe Ferraioli ha voluto ricordare la genuinità e la semplicità di un giovane che stava per affacciarsi alla vita. «Ho conosciuto Francesco dai tempi dell’asilo – ha detto il religioso - un ragazzo pieno di vita, circondato da amore e gioia. Francesco amava volersi farsi bene e tutti gliene volevano, un giovane germoglio, uno dei fiori più belli che è stato reciso all’improvviso».

Poi, riprendendo un passo del Vangelo di Matteo, «in questo momento di dolore non dobbiamo perderci nel vuoto della tempesta, ma dobbiamo essere come i discepoli e confidare nel Signore».

Accanto alla bara bianca, posta dinanzi all’altare della chiesa di San Giovanni Battista, nel cuore di Roccapiemonte, c’erano i compagni di classe, la 3C del liceo scientifico Bonaventura Rescigno, gli amici di sempre. Tutti indossavano una maglietta bianca con impressa una foto del giovane con scritto «Francesco vive». Mentre all’interno della chiesa si svolgeva il rito funebre, all’esterno gli amici hanno fatto volare dei palloncini bianchi e azzurri, un messaggio di affetto che hanno voluto far arrivare al loro amico sino in paradiso. «Un dolore che si fa fatica a vivere – hanno scritto all’interno della lettera letta durante le esequie – difficile oggi da sopportare. Oggi è un giorno di silenzio e sofferenza, sei stato strappato alla vita troppo in fretta, nel fiore della giovinezza. Sei stato amato da tutti per la tua semplicità. Oggi tutti i tuoi amici sono qui a testimonianza del tuo amore, puro e autentico. La nostra vita è cambiata e insieme a te è volata in cielo una parte di noi».

«Al termine di ogni lezione – ha invece ricordato Salvatore Manzo, docente di religione al liceo frequentato da Francesco - eri solito ringraziare per quanto appreso. Ora siamo noi a ringraziare te dell’entusiasmo che avevi della vita. Grazie per averci reso partecipe del tuo cammino, della tua semplicità. Resta e resterai sempre accanto a noi, da buon compagno, nel nostro viaggio». Non è riuscito a trattenere le lacrime e la commozione il sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano. «Oggi vola in cielo un pezzo della nostra comunità. Parlo da sindaco e da padre, nessuna parola potrà essere di totale conforto, oggi è il giorno del silenzio. Nessuno mai avrebbe voluto una simile tragedia e ancora oggi stento a crederci. Vedo tanti giovani con una maglietta bianca con la tua foto con scritto Francesco vive, ed è proprio così, perché vivrai sempre nei nostri ricordi».

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All’esterno della chiesa c’erano anche i tifosi della Rocchese con bandiere e sciarpe di cui Francesco era tifosissimo. Sulla bara hanno posato anche la maglia blaugrana. Dopo il ricordo da parte degli ultrà, con cori e inni, nella piazza antistante la chiesa, un silenzio surreale ha accompagnato il feretro del giovane per il suo ultimo viaggio. Intanto i carabinieri stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Nelle prossime ore sentiranno l’amico di Francesco, il coetaneo che ha dato l’allarme quando la bicicletta ha iniziato la sua folle corsa lungo i tornanti di Santa Maria a Castello.

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