Coronavirus, Ricciardi: «Se casi salgono a rischio elezioni e riapertura scuole». Poi frena

Coronavirus, Ricciardi: «Se aumenta sono a rischio elezioni e riapertura scuola»
Coronavirus, Ricciardi: «Se aumenta sono a rischio elezioni e riapertura scuola»
Giovedì 20 Agosto 2020, 11:33 - Ultimo agg. 21 Agosto, 07:34
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Le prossime elezioni e anche la riapertura delle scuole possono «essere a rischio» «se la circolazione del virus riaumenta». Lo ha detto Walter Ricciardi, professore di Igiene dell'Università Cattolica e consulente del Ministero della salute, durante la trasmissione Agorà Estate, su Rai 3, in merito alla possibilità di poter svolgere le elezioni nonostante il trend dei contagi da corona virus si in rialzo.

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«Dobbiamo mettere sotto controllo questa curva epidemica che si è rialzata. Da noi - ha proseguito - si è rialzata poco. Ma in altri Paesi come la Spagna o la Croazia si è rialzata moltissimo. In quei Paesi oggi non si potrebbe votare. In Italia ancora sì, e a maggior ragione si potrà votare se tutte le fasce di età, soprattutto quella tra i 20 e i 40 anni, modificheranno positivamente i propri comportamenti. Se questo viene fatto sicuramente si potrà andare a votare e sicuramente si potrà riprendere la scuola. Se invece questo non succede e la circolazione del virus riaumenta - ha concluso Ricciardi - ci troveremo nelle condizioni, come in altri paesi, in cui queste attività sono messe a rischio».

 

La frenata

Successivamente Ricciardi ha frenato: «Non ho mai detto che riapertura delle scuole ed elezioni sono a rischio in Italia. Le scuole riapriranno e si sta facendo di tutto per riaprirle in sicurezza - sottolinea in una nota - Parlavo di altri Paesi dove la curva dei contagi si è rialzata in modo preoccupante. In Italia, fortunatamente, non è ancora così e dobbiamo fare di tutto per tenere la situazione sotto controllo».
 

«Apertura discoteche incompatibile con epidemia»

L'aumento dei casi di coronavirus «è preoccupante ma era prevedibile avendo visto quelle scene di assembramento». E si poteva fare di più per evitarlo, a partire dall'apertura discoteche, che «è incompatibile con un'epidemia», aveva detto Walter Ricciardi durante la trasmissione. L'aumento dei contagi, ha sottolineato, «era prevedibile che avvenisse e che avvenisse nelle fasce più giovanili, che sono quelle che si sono esposte maggiormente al contagio. È un aumento preoccupante però ancora siamo nella possibilità di contenerlo».

Alla domanda se si poteva fare di più per evitarlo, l'esperto non ha dubbi: «certamente sì. Ad esempio, abbiamo sempre detto che le discoteche sono un ambiente incompatibile con un'epidemia, perché i giovani vanno ad ammassarsi e assembrarsi, quindi era utopistico pensare che si potessero frequentare stando a due metri di distanza con la mascherina. Abbiamo visto delle scene e quelle scene le paghiamo. Così come paghiamo scene di assembramento nei bar e nei ristoranti». La distanza di sicurezza, ha concluso Ricciardi, «è il presidio principale. Quando quella viene abbassata siamo in grado di vedere dopo 7 giorni o due settimane un aumento dei casi, come sta precisamente e sistematicamente avvenendo».

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