Farmacie come piccoli ambulatori, via agli esami con la ricetta medica: tutte le novità del Ddl Semplificazioni

I cittadini potranno sottoporsi a un maggior numero di test e analisi fuori dalle cliniche

Farmacie come piccoli ambulatori, via agli esami con la ricetta medica: tutte le novità del Ddl Semplificazioni
Farmacie come piccoli ambulatori, via agli esami con la ricetta medica: tutte le novità del Ddl Semplificazioni
di Francesco Pacifico
Sabato 23 Marzo 2024, 00:22 - Ultimo agg. 12:20
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Della parte galenica resterà sempre meno. Perché le farmacie, a breve e grazie al disegno di legge Semplificazioni, diventeranno a tutti gli effetti dei piccoli ambulatori di prossimità. Luoghi che finiranno per affiancarsi, se non per fare concorrenza, a medici di base e pediatri di libera scelta: spazieranno tra test pediatrici, assistenza domiciliare e telemedicina. Prestazioni che rispetto al passato erogate con un perimetro più ampio e che soprattutto saranno rimborsate come avviene per gli altri attori dal servizio sanitario nazionale: cioè con denaro pubblico, quando sarà operativo il nuovo sistema dei Lea. Basterà la ricetta

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Le novità

Per sottolineare questa rivoluzione, accanto alla canonica croce verde identificativa ci sarà anche un’insegna per chiarire la nuova missione dell’esercizio: quella della «Farmacia dei servizi».

Un progetto vagheggiato nella riforma di settore del 2009 e mai davvero realizzato. Grandi novità con il disegno di legge Semplificazioni - atteso tra lunedì e martedì in Consigliodei ministri - per i camici bianchi: nelle bozze in circolazione c’è un sostanzioso pacchetto di norme che estende l’attività delle quasi 20mila farmacie sparse sul territorio italiano. Dopo lo scoppio del Covid, circa 6mila strutture hanno partecipato attivamente alla campagna vaccinale. Quasi l’80 per cento offrono già alcuni servizi di telemedicina. Nella quasi totalità viene misurata la pressione o si fanno prelievi del sangue. Però le nuove regole, oltre a mettere le basi per un rimborso da parte del servizio sanitario nazionale di queste prestazioni, di fatto riconoscono alla farmacia un ruolo attivo come erogatore sanitario alla pari dei piccoli ambulatori.

Stanze ad hoc

Ma come sarà la nuova farmacia di servizio? Oltre all’ulteriore insegna, è data la possibilità ai titolari di predisporre locali appositi per le nuove funzioni. Nei quali sarà «vietato il ritiro delle prescrizioni mediche e qualsiasi dispensazione o vendita di farmaci o di altri prodotti». Le farmacie poi dovranno mantenere un distanziamento di 200 metri tra loro. Guardando alle nuove prestazioni, rispetto al passato i farmacisti potranno effettuare i test diagnostici per il contrasto all’antibiotico-resistenza, richiesti dal medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta «ai fini dell’appropriatezza prescrittiva», tutti i tipi di vaccinazioni, tamponi diagnostici salivari e orofaringei con la raccolta dei campioni. Quelli che ora si fanno soltanto in ospedale o nei laboratori. Erogheranno maggiori servizi di telemedicina. Sul fronte degli esami di prima istanza, come le analisi effettuate sul sangue capillare, ci sarà una vera e propria liberalizzazione sul tipo dei macchinari da usare. Sempre nel disegno di legge, poi, si aggiunge che ai farmaci tout court «la dispensazione per conto delle strutture sanitarie» riguarderà anche «dispositivi medici necessari al trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale». In farmacia si potrà anche scegliere il medico di base e il pediatra di libera scelta. Per gli operatori, però, ci saranno più obblighi: saranno autorizzati dalle Asl e sul fronte della formazione: seguendo già i percorsi avviati per le vaccinazioni del Covid, dovranno superare un corso abilitante presso l’Istituto superiore di sanità, soprattutto per le vaccinazioni e i nuovi test diagnostici.

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