Il bilancio di un anno di guerra: i dati delle perdite
Non c'è concordanza in termini di cifre, secondo le varie rilevazioni effettuate sulle perdite russe e ucraine dal giorno dell'invasione ad oggi, che risultano difficili da verificare in modo indipendente.
Secondo le ultime stime dello stato maggiore ucraino, a oggi le perdite russe (tra uccisi e feriti gravi) dal 24 febbraio 2022 sarebbero di oltre 145mila uomini. Il numero sarebbe più alto secondo resoconti militari statunitensi, che stimano tra le 175mila e le 200mila perdite tra soldati dell'esercito russo e mercenari del gruppo Wagner. Un numero otto volte più alto di quelle subite dagli Usa in Afghanistan.
Non ci sono invece informazioni precise riguardo alle perdite subite da Kiev: a proposito vale la pena menzionare la gaffe della presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Layen, che in video-comunicato da Bruxelles (poi tagliato) si sarebbe fatta sfuggire il dato: oltre 100mila soldati ucraini.
Per quanto riguarda i civili ucraini, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha conteggiato oltre 7mila morti dall'inizio dell'invasione. Tra questi, almeno 438 bambini.
Inoltre, l'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu (Unhcr) stima un totale di oltre 8 milioni di profughi ucraini registrati in tutta Europa, a fronte di una popolazione di circa 43 milioni di abitanti: significa che quasi 1 persona su 5 è scappata dalla guerra in Ucraina. Il Paese che ha assistito al maggior numero di arrivi è la Polonia, con circa 1,5 milioni. In Italia ne sono arrivati circa 170mila.
Il dramma del conflitto ha colpito pesantemente anche la società civile russa. Il media indipendente OVD-Info ad oggi calcola quasi 20mila arresti da parte delle autorità russe nei confronti dei manifestanti contro la guerra.
