Pierpaolo, da avvocato a sacerdote: «Mi sentivo sempre fuoriposto»

Pierpaolo Dal Corso (foto da www.genteveneta.it)
Pierpaolo Dal Corso (foto da www.genteveneta.it)
Giovedì 18 Giugno 2015, 15:22 - Ultimo agg. 15:29
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FIESSO D'ARTICO - Da avvocato a sacerdote: è la storia di Pierpaolo, avvocato con una passione: il diritto di famiglia. E proprio per approfondire questo campo si era iscritto alla Facoltà di Diritto canonico alla Salute a Venezia. Una scelta che ha cambiato la sua vita.



Ora, dopo gli anni del Seminario e le varie tappe di formazione e discernimento, l'avvocato diventerà sacerdote: è don Pierpaolo Dal Corso, 38 anni, originario di Fiesso d'Artico (provincia di Venezia anche se territorio della diocesi di Padova), diacono dal 6 settembre scorso, attualmente responsabile della Pastorale giovanile e incaricato della pastorale vocazionale della Diocesi di Venezia e anche notaio di Curia.



Don Pierpaolo verrà ordinato sacerdote dal Patriarca Francesco Moraglia nel corso della S. Messa solenne in programma sabato 20 giugno, alle ore 16, nella basilica cattedrale di S. Marco a Venezia. Celebrerà quindi le sue prime messe domenica 21 giugno, alle ore 11, nella chiesa parrocchiale della Ss. Trinità a Fiesso d'Artico (sua comunità d'origine) e poi domenica 28 giugno, alle ore 11.00, nella chiesa parrocchiale di S. Maria Goretti di Mestre nella quale ha prestato servizio in quest'ultimo periodo




In un'intervista rilasciata al settimanale diocesano Gente Veneta, il novello sacerdote racconta i diversi momenti di svolta spirituale della sua fede e della sua vita: «Quando incontri il Signore incontri anche te stesso, impari ad accettarti come sei, con i tuoi limiti. Il Signore mi ha sempre accompagnato, mi ha anche guarito da tante insicurezze…».



All'inizio del percorso di studi in Diritto canonico a Venezia, in particolare, i colloqui con il padre spirituale del Seminario portano Pierpaolo a far emergere una verità profonda che lo attraversava da tempo: «Sentivo sempre un senso di non compimento, mi sentivo come nel posto sbagliato… Il senso di insoddisfazione che avevo era perché il Signore mi stava chiamando ad un'altra strada e io non volevo accettarlo.
Dentro il mio cuore, quando finalmente ho cominciato a riconoscere questa chiamata, c'è stata gioia. Finalmente avevo capito come potevo cominciare a sentirmi nel posto giusto... Nel mio cuore sentivo forte questo desiderio. E ora è più forte la gioia acquistata rispetto alle rinunce».