L’abitudine di non indossare la mascherina può essere collegato a disordini di personalità: è la conclusione a cui è arrivato uno studio fatto in Brasile, il priom del suo genere, basato su un campione di 1.500 persone tra i 18 e i 73 anni. Utilizzando un questionario gli scienziati hanno tentato di identificare l'impulso delle persone ad agire su sentimenti suscitati da altre persone, e tra gli argomenti c'era anche l'indossare o meno la mascherina in questi tempi di pandemia in cui la stessa è diventata uno strumento di protezione fondamentale.
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Sono stati dunque identificati due profili: il primo antisociale tra chi era più resistente alle misure di sicurezza anti Covid come appunto la mascherina, e l'altro profilo di empatia, conforme alle misure stesse. Il profilo antisociale era collegato a punteggi più alti nelle domande relative a «insensibilità, inganno, ostilità, impulsività, irresponsabilità, manipolatività e assunzione di rischi» che sono tipici del disturbo antisociale di personalità (ASPD).
Il team che ha condotto lo studio, scrive il quotidiano Independent, ha affermato di sperare che i risultati aiutino a convincere i funzionari sanitari a fare di più per educare le persone e influenzare i loro comportamenti. «Attraverso screening che dimostrano un'elevazione in questi tratti (del disturbo antisociale, ndr), è possibile effettuare interventi volti a una maggiore consapevolezza rispetto delle misure di contenimento», ha spiegato il team. Mentre proteste in tutto il mondo si sono basate sull'uso della mascherina, la sua efficacia continua a essere dimostrata in un numero crescente di studi: un rapporto internazionale pubblicato su The Lancet, che ha analizzato i dati di 172 studi in 16 paesi, ha rilevato che indossandola c'è solo il 3% di possibilità di contrarre il Covid-19.