Venezia 78, la Mostra del cinema parla napoletano con Paolo Sorrentino e Mario Martone in concorso

Venezia 78, la Mostra del cinema parla napoletano con Paolo Sorrentino e Mario Martone in concorso
Lunedì 26 Luglio 2021, 14:41 - Ultimo agg. 14:42
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Cinque film italiani in concorso alla 78ª mostra del cinema di Venezia, un record. Tutti titoli attesissimi e prestigiosi: “È stata la mano di Dio”, del premio Oscar Paolo Sorrentino, “Qui rido io” di Mario Martone sul grande Eduardo Scarpetta interpretato da Toni Servillo, “Freaks Out” di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria e Pietro Castellitto, “Il buco” di Michelangelo Frammartino da una straordinaria impresa italiana di speleologia e “America Latina”, un thriller dei fratelli D'Innocenzo con Elio Germano.

Ma oltre agli italiani sarà una mostra “politica”. Le madri coraggio, il cinema politico con storie di vecchi e nuovi regimi, la violenza di genere, la musica fuori concorso e naturalmente molto altro sono al centro del cartellone di Venezia 78 presentato dal direttore Alberto Barbera e dal presidente della Biennale Roberto Cicutto.

La mostra del cinema di Venezia, 1-11 settembre, avrà in anteprima mondiale tra gli altri “Spencer” di Pablo Larraine, “Dune” di Denis Villenueve, “The power of dog” di Jane Campion, “Competencia oficial” con Penelope Cruz e Antonio Banderas, l'annunciata apertura con Pedro Almodovar e il suo “Madre Paralelas”, l'esordio di Maggie Gyllenhaal alla regia con “The Lost Daughter”, da Elena Ferrante con Olivia Colman, il nuovo film di Ridley Scott (non House of Gucci che non è pronto), questo per citare solo alcuni dei titoli.

Nel fuori concorso tanta musica, film su Leonard Cohen e la sua canzone mito Halleluja, su Ezio Bosso, su Fabrizio De Andrè. Un'edizione che aspira alla certificazione no carbon, virando nettamente sul green, per diventare il primo festival ad ottenerla. Su tutto e tutti l'ansia Covid che il presidente Cicutto non ha negato affatto, «seguiremo tutte le indicazioni, dopo l'edizione eccezionale dello scorso anno pensavamo in qualcosa di più rilassato ma non è così, pensavamo il green pass ci tranquillizzasse ma non è così».

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