La città della musica omaggia i suoi talenti sonori, senza distinzioni tra campioni, promesse, rincalzi. Né di generi: hip hop, pop, neomelodici... Nel tardo pomeriggio di ieri, sul sagrato del duomo di Napoli, con grande ritardo sui tempi annunciati per via di battesimi e messe previsti in chiesa, si è svolta la seconda edizione del Premio Dare Voce voluto dal Comune per segnalare musicisti partenopei che si sono fatti notare. Hanno condotto l'evento Maria Mazza e Diego Di Florio, l'attesa era tutta per Geolier, il protagonista assoluto del 2023, davvero a livello nazionale, prossimo al debutto a Sanremo e al doppio sold out allo stadio Diego Armando Maradona. Si avvia, infatti, verso il sold out anche la seconda data, del 23 giugno 2024, dopo quella già esaurita della sera precedente.
A premiare Emanuele Palumbo, così all'anagrafe, 23 anni, da Secondigliano, è stato il sindaco Gaetano Manfredi. «Sono ascoltato in tutta Italia ma hanno iniziato a farlo i napoletani, per me questo ha un valore enorme, è grazie a Napoli se esisto, senza di lei non avrei preso il microfono in mano», gli ha detto l'artista di «Il coraggio dei bambini» tra gli applausi. «Il rap è un genere di protesta e sta sempre con gli ultimi».