Massimo Ranieri a Verissimo si è aperto con Silvia Toffanin toccando corde molto delicate della sua vita, come la solitudine e le mancanze, ma soprattutto l'affetto del pubblico. L'artista si è definito un «operaio del mondo dello spettacolo» e tornerà presto, il 14 settembre, in televisione, su Canale 5, con la sua nuova fiction 'La voce che hai dentro'.
«Ho pagato tutti i miei sbagli per dedicarmi a questo mestiere. Io continuo a pagare, è una dannazione e accettiamola così, come è giusto che sia. Non può essere tutte rose, ci sono anche le spine: è umano sbagliare. Gli sbagli fanno bene alla mente, al cuore, all'anima e ti fanno crescere. Gli insuccessi fanno crescere. Il prezzo è alto. Vieni compensato di questa mancanza di mancanze che hai attraverso il pubblico che da sessant'anni mi ripaga con affetto e stima», ha detto a Silvia Toffanin Massimo Ranieri.
«L'errore, in primis, è che ho lasciato la mia famiglia a 17 anni. Ero un ragazzino. Sono stato strappato dai miei fratelli e sorelle e dai miei genitori: questo è un prezzo alto. Mi sono ritrovato solo a Roma a 17 anni. Mi chiedevo chi sono?. Parliamo di 55 anni fa quando venni nella Capitale. Mi è mancato l'amore di mia mamma», ha confessato l'artista.
La solitudine è stata per lui un peso. «Di sentire le anime se ne ha bisogno», ha ribadito Massimo Ranieri parlando del fatto che gli è mancata una famiglia tutta sua.
Poi le lacrime per Toto Cutugno: «Toto era tanta roba.
«Sono tornata in Mediaset dopo 20 anni. Credo molto in questa storia giallo-rosa. Sono felice di essere tornato sul set di una fiction. Molto cinematografica e molto televisiva. Poi c'è sempre la mia Napoli: è diventata una città bellissima. Sono tornati a vivere, a uscire a godersi questa città», ha concluso Massimo Ranieri a Verissimo.