Tullio De Piscopo e i Corona Band lanciano «Acchiappa a ‘stu virùs»

Tullio De Piscopo e i Corona Band nel videoclip Acchiappa a 'stu virùs
Tullio De Piscopo e i Corona Band nel videoclip Acchiappa a 'stu virùs
di Gennaro Morra
Lunedì 6 Aprile 2020, 08:39 - Ultimo agg. 20 Marzo, 17:48
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L’imposizione del distanziamento sociale, misura attuata da molti governi per contenere il contagio da coronavirus, sta dando spunto a molti artisti, soprattutto musicisti, per realizzare performance tra le pareti delle proprie abitazioni, che poi pubblicano sui loro canali social in live streaming o in formato videoclip. Un modo semplice per cercare di aggirare l’isolamento e raggiungere il pubblico, che ha comunque voglia di ascoltare i propri beniamini, anche se a distanza. L’affare si complica un po’ quando a suonare si è in tanti, ma ormai in queste settimane si è diffusa la tecnica di montare le immagini in modo da realizzare un collage con i contributi che ognuno ha registrato a casa sua. E questo periodo sarà ricordato anche per i tanti video musicali creati con questa modalità.
 

L’ultimo a cimentarsi, cronologicamente, in questo tipo di performance è stato Tullio De Piscopo, che ha raccolto alcuni amici sotto il nome di Corona Band per regalare al pubblico Acchiappa a ‘stu virùs, brano di 44 secondi con cui il batterista napoletano e altri cinque amici cercano di esorcizzare la paura del Covid-19 e invitano le persone a stare a casa: «Tutto nasce da un groove che Tullio ha tirato fuori facendo freestyle e scat (virtuosismo canoro con cui s'imita vocalmente uno strumento musicale tramite la riproduzione di fraseggi simili a quelli strumentali, ndr) davanti alla batteria alla sua maniera – racconta Antonio “Principe” De Carmine, voce-performer dei Corona Band –. E su questo loop ha iniziato a cantarci la frase in napoletano “stateve a casa”, che ormai è diventato un mantra mondiale declinato in tutte le lingue, aggiungendo poi questo “uss uss acchiappa a ’stu virùs” nel finale”».
 
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Da questa intuizione di De Piscopo è nata l’idea di mettere su una band e suonarlo: «Tullio ne ha parlato con Rosario Jermano, famoso percussionista che, tra gli altri, ha collaborato con Pino Daniele, di cui fu anche scopritore, e Fabrizio De Andrè – spiega ancora De Carmine –. E da lì è partito il passaparola: Rosario ha chiamato Roberto Giangrande, bassista di Pino Daniele, nonché fratello della sua prima moglie; Roberto ha coinvolto Mauro Spenillo, che con me compone il duo storico Principe & Socio M e con Pippo Seno, chitarrista, è nella squadra di Andrea Sannino. Perciò è stato lui a tirare dentro anche noi due». Ma prossimamente la band potrebbe allargarsi: «In quest’occasione non sapevamo come far entrare nello schermo più di sei riquadri. Ma ora Mauro, che, oltre a suonare le tastiere, si occupa anche del montaggio dei video, ha trovato il modo di superare questo limite e nelle prossime settimane usciremo con altre cose, coinvolgendo molte più persone». E magari in futuro ci sarà la possibilità di riunirsi anche fisicamente: «Per ora, visto il momento, dobbiamo farlo così: rispettando le restrizioni, stando ognuno a casa sua e scambiandoci i file – racconta ancora Principe –. Ma siamo musicisti e ci lega anche una bella amicizia, poi io e Mauro da sempre nutriamo per Tullio un amore viscerale, perciò ci piacerebbe suonare dal vivo tutti insieme, quando si potrà tornare a farlo».
 
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Infine, un pensiero per chi non c’è più: «Il video era pronto già la settimana scorsa, ma è venuto a mancare Joe Amoruso, con cui tutti abbiamo collaborato e al quale ci legava un’amicizia storica. In quel momento ci è sembrato giusto fermarci per rispettare il dolore per la sua perdita. Ma la vita continua, in qualche modo Joe è con noi e siamo convinti che si sarà divertito anche lui».
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