Una gioia da scudetto solo sfiorata. La delusione c'è stata. Le magliette con il tricolore e il numero 4, in questo senso, parlavano chiaro già prima dei fuochi d'artificio.
E descrivevano un sentimento che riguarda l'appartenenza più che la musica. L'Ariston '24, visto dal rione Gescal, è come la Serie A. «Sta cuminciann a chiovere», sospira un fan di Geolier intorno alle 2 parafrasando il testo di "I p' me, tu p' te". È il momento critico di Sanremo '24 per le centinaia di residenti del quartiere in cui è nato e ancora vive Geolier. Attimi concitati, che arrivano subito dopo la lettura della classifica definitiva. Bisogna votare "ma il sistema è in tilt". Una recriminazione proseguita anche dopo la grande delusione.
Per tutta la lunga notte ligure c'è stato un tifo da stadio, più che da Sanremo. Quando Amadeus annuncia che Geolier guida la classifica è come se avesse segnato Kvara.
A inizio serata, mentre all'Ariston qualcuno fischiava, al Rione Gescal partiva il boato: Amadeus aveva appena letto la classifica parziale di Sanremo.
Centinaia i residenti del quartiere accorsi "Biliardo". Così si chiama il circolo della Terza Traversa Cupa Capodichino. Qui al Gescal è nato Geolier, come detto.
Dopo l'esibizione di Geolier, superata la mezzanotte, dal rione sono partiti i fuochi d'artificio. Migliaia di residenti in attesa del verdetto di questo Sanremo 2024. Musica trap anche durante il festival, mentre i cantanti si alternavano sul palco dell'Ariston.
Subito dopo, e' stata tagliata la torta su cui svetta l'immagine del murale di Geolier e Maradona. «Per noi ha già vinto», e' lo slogan che si legge a lato del dolce. Ma era scaramanzia. "Stiamo fremendo più per Fiorello che per lo scudetto". Era vero. Applausi oer Geolier, dal suo Rione. Ma le speranze erano tante.