Raffaella Carrà morta, il dolore di Pippo Baudo. «Sono immensamente scosso. È stata un'artista eccezionale, un'autodidatta straordinaria, io la conosco dagli inizi della sua carriera. Io non sono riuscito mai a fare un programma con lei, era l'unico rimprovero che le facevo sempre, è il mio grandissimo rimpianto». È un Pippo Baudo estremamente scosso quello che, a caldo, commenta con l'Adnkronos la scomparsa improvvisa di Raffaella Carrà. «Aveva studiato ballo, era diventata anche una grande ballerina -ricorda Pippo a ruota libera, trattenendo le lacrime- Quando fece coppia con Mina, c'era un'asimmetria notevole tra le due, perché Mina è più alta di lei, eppure lei annullava questa asimmetria. E poi, è una delle poche soubrette italiane, forse l'unica, che ha avuto successo nei paesi ispanici».
Baudo ricorda un aneddoto a questo proposito: «Una volta in Spagna, a Plaza de Toros, c'era Raffaella Carrà da sola col suo gruppo, e ricordo intorno trentamila persone.