Francesco Iaconangelo campione
di kickboxing: è il settimo titolo di fila

Francesco Iaconangelo
Francesco Iaconangelo
di Diego Scarpitti
Mercoledì 2 Giugno 2021, 11:06
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Settebello Iaconangelo. Ormai troneggia, domina la scena, arricchisce il suo nutrito palmares. In procinto di ricevere la medaglia d’argento al valore atletico, al Rimini RDS Stadium il classe 1994 conquista il settimo titolo italiano consecutivo di kickboxing. «Anche stavolta ho ottenuto il massimo, nonostante il Covid-19, le palestre chiuse, le ansie, gli innumerevoli tamponi, insomma un periodo difficile che ha tenuto tutti noi, purtroppo, lontani dalle gare», spiega Francesco. «L'emozione è stata grande, sembrava tutto nuovo ed è stato bello rivedere e salutare i miei amici provenienti da altre regioni, che non vedevo da tanto tempo», ammette il gigante. 

«Dal punto di vista tecnico la gara è stata complessa. Dopo la pausa forzata eravamo tutti allo stesso livello. Semifinale dura contro un ottimo avversario, Hachem Ayoub, che inizialmente mi ha creato qualche difficoltà, ma grazie alla mia esperienza sono riuscito a vincere». In finale capitola Vincenzo Palmieri. «La gioia di tornare a vincere dopo questa lunga e tristissima sosta è stata straripante». Non si nasconde Iaconangelo, esterna le sue sensazioni, sempre con Scampia nel cuore.

«Come sempre condivido il successo con la mia famiglia, che in ogni momento mi sostiene e mi incoraggia, e con il maestro Fulvio Panarella, che da dieci anni ormai è la mia  guida e non solo nella kickboxing». Sudore, sacrifici, determinazione continuano a pagare. «Un ringraziamento speciale va ai maestri ChristianMirko Crispo, a Mariagrazia Ferrandino e a tutti i ragazzi della Fit Dojo di Napoli, che hanno permesso di tenermi in forma in questo lungo periodo. Un grazie speciale al mio indispensabile osteopata, il dottor Filippo Gargiulo, che con le sue magiche mani si prende cura delle mie inevitabili contusioni».

Per fortuna non soffre di vertigini. «Ancora una volta sono salito sul gradino più alto del podio e ne sono felice, perché ho la consapevolezza che la vittoria non è solo mia ma di tutte le magnifiche persone che fanno parte della mia vita. Grazie a tutti di vero cuore», conclude orgoglioso il plurititolato campione napoletano. Bilancio decisamente positivo. «È andata abbastanza bene, abbiamo conquistato il primo posto, e poi un argento pesante con Raffaele Mango e un bronzo importante con Luigi Altamura. Tre podi con altrettanti atleti in gara: niente male direi, considerato che abbiamo fatto i salti mortali per allenarci sempre a porte chiuse e sempre soli, rispettando le regole imposte e i protocolli per arginare il Coronavirus, che non ci consentivano il contatto», osserva Panarella. «Non dubitavo delle qualità di Francesco e dei ragazzi, che ci avrebbero messo il cuore e l’anima, e così hanno fatto. Un risultato niente affatto scontato», osserva Panarella. E ora testa ai prossimi impegni. «Adesso si vola verso i Mondiali di Jesolo ad ottobre con Francesco, pronto a difendere i colori della Nazionale, e con Luigi e Raffaele che dovranno convincere lo staff azzurro». 

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