I record dell'Amatori Napoli:
dalla promozione alla top 10

Amatori Napoli Rugby
Amatori Napoli Rugby
di Diego Scarpitti
Mercoledì 6 Maggio 2020, 18:31
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Step by step. Verso i piani alti procede inesorabile la scalata dell’Amatori Napoli Rugby. Si fa largo, implacabile, raccogliendo primati, a distanza di un anno esatto dalla promozione in serie A. Già sul trono della palla ovale in Campania, l’ANR è stato inserito tra le prime 10 società italiane, a fronte degli oltre 600 club presenti sul territorio nazionale.

Ascesa incontrastata. «Solo il pensiero mi emoziona più di ieri. Abbiamo raggiunto un traguardo fantastico, che all’inizio era impensabile. L’Amatori Napoli è cresciuto tanto come club e la serie A è stato il coronamento di un sogno. Abbiamo lottato, mantenendo sempre i piedi per terra, come consuetudine di questa società», ammette il direttore tecnico Lorenzo Fusco.
 
Cavalcata trionfale. «L’anno scorso è stato un momento bello ed emozionante. Non si vedeva da parecchio un pubblico così numeroso in tribuna, appassionati e genitori attaccati ai colori verdeblu. La vittoria sul campo mi ha emozionato tanto. Doveroso ringraziare il gruppo di ragazzi che si è reso protagonista, artefice del cambiamento in pochi anni. Una trasformazione evidente del proprio modo di essere, da «amatoriale» in un team con assoluto spirito professionistico», osserva Fusco.

Campionato. «I giocatori meritano rispetto. Siamo tra le prime quattro squadre del girone 3. Sono orgoglioso e fiducioso: barra dritta al futuro senza indugiare nel passato. Dobbiamo guardare sempre avanti, oltre la serie A».
 
Programma. «Bisogna dimostrare particolare attenzione ai ragazzi e alle ragazze, che si avvicinano con vivo interesse alla palla ovale. Nel rugby possono trovare momenti di serenità e aggregazione, ancor più in questo delicato frangente».
 
Record. «E’ stato gratificante, e al tempo stesso emozionante, riscoprirsi tra i primi club d’Italia, in base alle stime effettuate dalla Fir sulla scorta dei risultati ottenuti e del lavoro svolto dai nostri giovani e validi allenatori. E’ un attestato di stima e un risultato importante nella storia del rugby napoletano. Siamo un club che non ha nulla da invidiare agli altri: è un motivo di grande orgoglio per quanti hanno osato investire in questa città, portando in alto uno sport che non fosse il calcio. E’ una grandissima soddisfazione dal punto di vista tecnico: ho riscontrato un indice elevato di gradimento da parte di quanti hanno ravvisato in noi serietà e affidabilità», argomenta Fusco. 

Iniziativa suggestiva. «Ho in mente un triangolare con Fiamme Oro e Rovigo a Napoli, appena possibile. Sarebbe bellissimo ospitare due formazioni di Top 12, che hanno scritto pagine importanti della storia del rugby italiano. Sarebbe nei nostri confronti un attestato di credibilità, guadagnata sul campo». A Bagnoli sono transitate diverse Nazionali, non solo per le Universiadi del 2019. Irlanda, Germania, Spagna, la Francia under 20 campione del mondo per ben dieci giorni.
 
«Ripartiremo con forza post Covid-19 in un percorso di crescita graduale e costante». E con un desiderio nel cuore da realizzare. «Spero che l’Amatori Napoli diventi un punto di riferimento per i ragazzi della città, che possano riconoscere (e trovare) la loro strada proprio nell’Amatori», conclude Fusco.

«Dalla sfida fangosa all’Unione Capitolina alla matematica certezza», il ricordo del capitano Alessandro Quarto. «Guardavamo alla serie A con speranza e anche un po’ di trepidazione», svela il leader del gruppo. «In questo anno sono successe un sacco di cose, che ci hanno completamente cambiato la prospettiva. Ora sappiamo che abbiamo tutte le carte in regola per stare in serie A, dove possiamo dire la nostra», rivendica fiero l’atleta napoletano. «Il club ha compiuto passi in avanti da gigante. La pandemia ci ha bloccato sul più bello ma non vediamo l'ora di riprendere», assicura Quarto.

Memories. «Sembra ieri ma è già passato un anno, da quando l’Amatori Napoli ha conquistato meritatamente sul campo la serie A, consacrando così il club e la città di Napoli nel rugby che conta», precisa il presidente Diego D’Orazio. «Un risultato raggiunto in un territorio difficile, dove gli sport “diversamente conosciuti” come il rugby faticano non poco a trovare le risorse economiche per raggiungere alti livelli».

Amatori Napoli (nella foto di Stefania de Rosa) terribile matricola e vera eccellenza, non più mina vagante del campionato ma solida realtà. «Se possiamo oggi contare su uno splendido impianto sportivo e una fantastica club house, è soprattutto grazie alla lungimiranza e al lavoro ventennale di tantissimi appassionati, che con il loro concreto sostegno (uno dei cardini e dei valori fondamentali del rugby) ci hanno portato alla meta più bella».

Coronavirus. «Purtroppo l’emergenza epidemiologica da Covid-19 non permette di celebrare a dovere il nostro anniversario come vorremo insieme agli oltre 500 tesserati del nostro club. Anche se il futuro per la ripresa delle attività è ancora incerto e difficile, la famiglia Amatori è pronta e determinata a ritornare più forte di prima», conclude D’Orazio.  

Un chiaro segnale di come, anche al Sud, si possa lavorare con serietà e spirito di abnegazione. Avviata nei fatti la rinascita culturale e sportiva di Napoli e della Campania.  


 
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