Scafati sceglie Rossi per la panchina,
il neo coach: «Un grande privilegio»

Scafati sceglie Rossi per la panchina, il neo coach: «Un grande privilegio»
di Stefano Prestisimone
Lunedì 5 Luglio 2021, 10:20 - Ultimo agg. 10:38
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Un napoletano doc sulla panchina di Scafati. Contratto biennale per Alessandro Rossi che dopo la lunga esperienza  a Rieti prima come assistent poi come capo allenatore ha avuto modo di farsi apprezzare. Il trentottenne neo tecnico gialloblù è nato alla Vivibasket di Roberto Di Lorenzo per poi fare il gran salto verso il basket senior. Fino a pochi giorni fa è stato il capo allenatore della Npc Rieti in A2, con cui ha fatto registrare complessivamente 127 panchine, raggiungendo anche la semifinale playoff nel 2018/2019. Otto anni consecutivi fino alla stagione appena terminata molto sfortunata, sia per gli infortuni muscolari che per i tanti casi di Covid-19.

Coach Alessandro Rossi: «Ringrazio la società, nelle persone del presidente Rossano, del titolare del main sponsor Givova Giovanni Acanfora e soprattutto del patron Nello Longobardi per la stima e la fiducia accordatami, che spero di ripagare con quel senso di responsabilità ed impegno che mi hanno sempre contraddistinto e che di sicuro non mancheranno mai.

Quella di Scafati è una piazza stimolante, che merita grande rispetto, per cui ritengo sia un vero e proprio privilegio per me sedere su quella panchina. Da campano, il desiderio e lo stimolo di fare bene è ancora maggiore. Ora comincerò a sentire i giocatori sotto contratto per darci il reciproco benvenuto e porre le basi di una solida collaborazione». 

Nello Longobardi: «Sono già tre anni che seguiamo coach Alessandro Rossi. Con una squadra “normale” tre stagioni or sono è andato vicinissimo alla vittoria del campionato di serie A2. È un allenatore che rispecchia pienamente il nostro credo cestistico: determinazione, capacità tecniche e tanta voglia di allenare la Givova Scafati. Pur essendo molto giovane, a Rieti, piazza storica e competente, ha acquisito la giusta esperienza e maturità per poter sedere su una panchina ambiziosa come la nostra». 

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