Benevento, Stellone: «Ad Ascoli per vincere»

Squadra in emergenza: al Del Duca saranno dieci gli indisponibili

Roberto Stellone
Roberto Stellone
di Oreste Tretola
Sabato 25 Febbraio 2023, 16:32
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Anche ad Ascoli il Benevento si porterà dietro l’emergenza ma non è ormai una notizia nel corso della stagione in corso. Saranno addirittura dieci gli indisponibili al Del Duca, ai già noti Capellini, Glik, Ciano, Vokic, Farias e Pettinari si sono aggiunti Agnello, Basit, Schiattarella e Veseli. «Si sono aggiunti questi ultimi agli infortunati. Veseli ha un fastidio agli adduttori. Schiattarella non riesce a spingere: ha un fastidio tra il tendine e il polpaccio, speriamo di recuperarlo – ha spiegato Roberto Stellone in conferenza pre partita - . Letizia non è ancora al meglio, dobbiamo gestirlo. Spero di utilizzarlo in corso d'opera e anche mercoledì col Sudtirol perché bisogna far rifiatare alcuni calciatori. Sono fiducioso perché sia Pettinari che Farias stanno lavorando bene. In un paio di settimane recupereremo dei calciatori. Paleari sta bene. Ha fatto bene a fermarsi, altrimenti quella mezza contrattura rischiava di diventare molto più grave. Tello ha fatto un lavoro differenziato nei primi due giorni ma sta bene».

Il match di domani al Del Duca sarà uno scontro diretto importante in chiave classifica: «Sarà una partita importante.

L'Ascoli viene da un cambio d'allenatore, la squadra si è ripresa. Dobbiamo dare continuità alla vittoria col Brescia. Non siamo in una situazione di classifica serena che ci permette di andare ad Ascoli e giocare in maniera blanda. Dobbiamo cercare di tirarci fuori il prima possibile dai bassifondi della classifica. Non voglio cali di concentrazione. L'allenamento mi dice che i ragazzi ci stanno con la testa e sono molto fiducioso per la gara di domani che è la partita più importante della nostra vita, poi lo saranno quelle con il Sudtirol e con la Ternana. Pensiamo però a una gara alla volta. Dobbiamo raccogliere il massimo, evitando di perdere. Soprattutto negli scontri diretti vincere è tanta roba, ma lo è anche non perdere. Sarà un periodo difficile visti anche gli indisponibili. Avremo cinque gare da giocare in venti giorni. Arrivare a partite ravvicinate con questa emergenza non è semplice».

Stellone si è sbilanciato anche sulle possibili scelte per il match contro i bianconeri: «Andiamo in base a ciò che vediamo in settimana. Se un calciatore ha fatto bene allora giocherà. I giocatori devono capire che la formazione non è mai decisa il lunedì, altrimenti c’è scarsa competizione in una settimana blanda. Non è il massimo per mettere in difficoltà l'allenatore. Leverbe e Viviani stanno bene. Mattia ha fatto un'ottima partita contro il Brescia e avrà il suo spazio. Maxime ha fatto lo stesso con il Cagliari. Domani partirà lui dall'inizio, sono convinto che farà un'ottima partita. Simy e La Gumina possono giocare insieme come fatto a Cagliari. Sicuramente si sbloccheranno, a me interessa di vincere. Sono contento del loro atteggiamento, non devono pensare al gol ma devono correre dietro. Ad Ascoli partirà uno solo titolare, poi con il Sudtirol ci sarà l'altro. Tello può giocare sia mezzala che sottopunta». 

Nelle prime partite della gestione Stellone si è visto un Benevento molto pratico. L’allenatore ha spiegato cosa chiede alla squadra: «Nei primi anni della carriera quando lavori per diverso tempo riesci a dare un’impronta sul modulo. Lavori su concetti e anche su schieramenti che puoi variare in base alla partita. Negli ultimi anni ci siamo soffermati principalmente sui concetti in base all'avversario. Bisogna riempire gli spazi, attaccare con quattro o cinque calciatori. Bisogna essere pronti nell'attaccare per avere una superiorità numerica. Abbiamo calciatori duttili per cambiare durante una partita. Diventare squadra significa memorizzare il prima possibile i miei concetti. Ciò che conta adesso non è fare cinquecento passaggi con tre tiri in porta ma avere l'atteggiamento avuto sabato, attraverso un gruppo unito, e aiutarsi a vicenda. Dobbiamo migliorare anche sull’attenzione e sulla capacità di gestione delle diverse fasi del match».

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