E’ la festa di Insigne e il Maradona lo onora nel migliore dei modi: applausi e commozione per il capitano alla sua ultima partita nello stadio di Fuorigrotta. Insigne segna (è il gol numero 122, supera Hamsik) nello show del Napoli che vince 3-0 e avvicina sempre di più il Genoa alla retrocessione in B (ma i tifosi rossoblù non smettono mai di incitare). Gli azzurri blindano il terzo posto e escono tra gli applausi dei 50mila.
Napoli-Genoa 3-0, cronaca e tabellino
Spalletti non cambia la formazione delle ultime due settimane. Via libera al tandem Osimhen-Mertens in attacco. Gli occhi dei 50mila ovviamente sono puntati su Lorenzo Insigne che ha salutato tutti prima della partita con un discorso commovente. Il Genoa, però, non ci sta al ruolo di vittima sacrificale e per almeno mezz’ora prova a mettere in difficoltà gli azzurri. Il 4-2-3-1 di Blessin funziona: il Grifone prova a pressare alto e sfiora il gol al 13’ con la traversa colpita da Yeboah. Il Napoli ha una maggiore qualità: Insigne e Mertens sono ispirati e dipingono calcio.
Insigne, il curioso episodio del calcio di rigore
Il Genoa non vuole arrendersi e ha una grande occasione per pareggiare: Portanova sciupa davanti ad Ospina, bravo in uscita. Blessin sceglie la trazione anteriore: entrano Hernani ed Ekuban nel tentativo di cambiare la partita. Il Napoli è pericoloso quando accelera e al 20’ firma pure il raddoppio. Non poteva che essere di Lorenzo Insigne che si congeda col gol numero 122 in maglia azzurra. L’arbitro Fabbri concede il rigore per il fallo di mano di Hernani in area. Il numero 24 calcia sul palo e segna Di Lorenzo sulla ribattuta, ma il direttore di gara fa ripetere dopo segnalazione del Var (troppo uomini in area) e stavolta Insigne non sbaglia. Segna e si commuove sotto la curva B. C’è tempo pure per la prodezza di Lobotka, destro preciso da fuori area e 3-0. Finisce così.