Milan, aspettando Madzukic il grande assente rossonero

Milan, aspettando Madzukic il grande assente rossonero
di Salvatore Riggio
Sabato 20 Marzo 2021, 07:35
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Da quando il 19 gennaio è tornato in Italia dopo l’esperienza in Qatar, con la maglia dell’Al Duhail, sembrava potesse essere l’acquisto scudetto. Due mesi dopo, invece, Mandzukic è il grande assente della rosa di Stefano Pioli. Sui social è già divampata la polemica (e la preoccupazione) per la scelta della maglia, la numero 9. Il croato aveva sfidato una maledizione che dura da ormai quasi 10 anni, dal ritiro di Pippo Inzaghi, avvenuto nel 2012. E che tante vittime ha fatto per strada: da Torres a Piatek, passando per Pato, Matri, Lapadula, André Silva, Destro, Luiz Adriano e Higuain. Adesso l’attaccante, che in serie A ha giocato nella Juventus dal 2015 al dicembre 2019 collezionando 162 presenze e segnando 44 reti, sta cercando di recuperare da un problema muscolare. La speranza del Diavolo è averlo a disposizione per la gara del 3 aprile, la prima dopo la sosta. Quella di San Siro contro la Sampdoria (ore 12.30). Al Milan serve l’esperienza di Mandzukic, che con Ibrahimovic avrebbe potuto comporre un attacco massiccio a livello fisico. Di giocatori che sanno come vincere. A oggi Mandzukic ha collezionato soltanto cinque presenze: quattro in campionato e una in Europa League.

Il croato può essere, al rientro, l’arma in più del Milan per il quarto posto. Che è poi il vero obiettivo del club di via Aldo Rossi. Quello che regge l’intero progetto. E che potrebbe valere la riconferma di molti. Tra cui pure quello di Mandzukic.

DELUSIONE ROSSONERA
In attesa del suo recupero, Pioli studia la squadra che dovrà sfidare la Fiorentina a Firenze domani. Potrebbe tornare titolare Hauge. Anche se c’è da digerire l’eliminazione dall’Europa League, la sconfitta con il Manchester United. Al termine del match la delusione era tanta. Dopo il fischio finale, il tecnico dei Red Devils, Ole Gunnar Solskjaer, ha fatto i complimenti di rito al collega. «Good team», «buona squadra». Pioli, però, non l’ha presa bene e avrebbe replicato stizzito. Sarebbe volato anche un «somaro». In realtà, sembra che il tecnico rossonero si sia rivolto così verso Kieran McKenna, assistente del norvegese, che negli ultimi minuti di gara aveva allontanato più volte il pallone per perdere tempo. L’allenatore rossonero ieri ha chieston scusa. 
Salvatore Riggio

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