Sassuolo-Napoli, la favola neroverde ai titoli di coda: quando Zaza prese un punto a Napoli

È la prima vera crisi dopo oltre 10 anni di massima serie

Pinamonti
Pinamonti
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Martedì 27 Febbraio 2024, 18:00 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 07:29
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È durata oltre dieci anni ed ora potrebbe concludersi come una bella favola, con il rischio però che non ci sia il classico lieto fine. È la storia del Sassuolo, squadra della provincia modenese, capace di assestarsi stabilmente in massima serie per oltre dieci anni, raggiungendo addirittura uno straordinario sesto posto in campionato e conquistando finanche un posto in Europa League. In mezzo anche una supercoppa Italiana di serie C conquistata con un certo Massimiliano Allegri in panchina ai danni della Salernitana di Lotito. 

Il club della famiglia Squinzi, legato a doppia mandata alla Mapei (sponsor del Sassuolo oltre che naming rights dell'impianto di Reggio Emilia – il Mapei Stadium appunto – dove giocano i neroverdi), quest'anno è a serio rischio retrocessione. Il ribaltone tecnico che ha portato all'esonero di Alessio Dionisi per affidare la panchina a Emiliano Bigica (teoricamente ad interim, in attesa della nomina del nuovo nocchiero, ma che si giocherà le sue chance domani pomeriggio proprio contro il Napoli a Reggio Emilia) la dice lunga sul momento negativo attraversato dal club neroverde. Il Sassuolo, a dispetto del blasone, non è più abituato a lottare nei bassifondi della graduatoria ed ora rischia seriamente la categoria. Complice anche il lungo infortunio di Berardi (out da metà gennaio scorso per una lesione al menisco) – il miglior realizzatore degli emiliani (in condominio con Pinamonti) con 9 reti e tre assist – i neroverdi sono stati lentamente risucchiati nei bassifondi della classifica ed ora sono in piena zona retrocessione. Il Sassuolo ha conquistato la A nel 2013 (con Di Francesco in panchina) e da allora è rimasto stabilmente in massima serie, sfornando giocatori di prospettiva e di spessore (Raspadori del Napoli uno degli ultimi della nidiata) e puntando spesso su allenatori che poi hanno spiccato il volo. Allegri è stato il primo della lista. Ma anche Roberto De Zerbi che ha fatto del bel gioco il suo mantra. 

Ci sono alcuni aneddoti che associano il Sassuolo al Napoli. In primis, quel pareggio a Fuorigrotta che fu il primo punto conquistato dall'allora matricola Sassuolo in serie A dopo quattro sconfitte consecutive.

Alla rete di Dzemaili rispose Zaza per i neroverdi: era il 25 settembre del 2013 ed in quella squadra c'era già un giovane Berardi che faceva coppia con Zaza. Proprio Berardi è il grande assente di queste ultime sfide con il Napoli. All'andata, l'attaccante non fu convocato per via delle bizze del mercato che lo spingevano verso Torino (alla Juve). Domani pomeriggio, invece, il numero 10 sarà costretto ancora ai box per infortunio. La favola del Sassuolo passa anche per le sue giocate e se mancano quelle...

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