Sassuolo-Napoli, un anno dopo: la squadra di Spalletti non si rivedrà più

Un anno fa dopo la vittoria in Emilia il tecnico esaltò gli azzurri

Sassuolo-Napoli
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Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Lunedì 26 Febbraio 2024, 16:12 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 07:34
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«In venticinque anni non avevo mai assistito a una roba del genere: cioè vedere dieci assatanati riportarsi dietro la linea della palla per non prendere gol». Parole scritte sui social da Luciano Spalletti il giorno dopo Sassuolo-Napoli, giornata numero 23 del campionato della gloria, 17 febbraio 2023. È passato molto più di un anno da quel successo che portò gli azzurri a +15 sull'Inter. 

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, nell'anticipo di venerdì 17, si vide una meraviglia del calcio. Al fischio di inizio, dieci azzurri schierati sulla linea di centrocampo, pronti ad assalire l'avversario. Nel secondo tempo, a risultato acquisito (c'erano stati i gol di Kvara e Osi in venti minuti), quell'azione.

Una ripartenza del Sassuolo e gli stessi dieci azzurri, in testa Victor, a difendere col coltello tra i denti. Con quella magnifica grinta che non si è più vista dopo aver vinto lo scudetto.

Il Napoli non c'è più e se ne è avuta la conferma a Cagliari, dove gli attaccanti hanno sprecato il gol del raddoppio e i difensori non hanno saputo blindare la vittoria negli ultimi secondi della partita. Di occasioni buttate al vento ce n'erano state anche nei precedenti campionati, anche nella prima stagione di Spalletti, certamente. Ma poi con tempismo e competenza la società aveva saputo ovviare agli errori, creando quella macchina perfetta, quel modello di calcio invidiato in tutta Europa.

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia si rivedranno calciatori smarriti, non più i dieci assatanati a cui rese omaggio Spalletti. Da mesi sembra spesso che ognuno vada per conto suo. La principale responsabilità è di chi va in campo, ovvio. Ma anche di chi ha costruito questo bruttissimo Napoli, sbagliando due volte il mercato. E di chi lo ha allenato e lo allena. Calzona ha individuato un problema mentale: tocca a lui, che ha accettato l'oneroso doppio incarico tra Napoli e la Slovacchia, risolverlo.

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