Cagliari-Napoli 1-1, Gaetano brilla poco: gli azzurri almeno evitano il gol dell'ex

Mai in partita contro la sua squadra del cuore

Gianluca Gaetano
Gianluca Gaetano
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Lunedì 26 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 20:05
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Ha battuto il calcio d'inizio quasi a voler scongiurare la tensione e gettarsi alle spalle l'emozione. Sentimenti che pure lo stavano assalendo da giorni. Gianluca Gaetano è il più fresco tra i tanti ex che ieri hanno incrociato le divise tra Cagliari e Napoli all'Unipol Domus Arena. Il giovane talento napoletano, cresciuto nel vivaio azzurro, si è trasferito a fine gennaio in prestito in terra sarda (via Napoli) dove Sir Claudio Ranieri ci ha messo davvero poco per riservagli un posto da titolare. E lui ha risposto con due reti nelle prime tre partite. Ieri, alla quarta gara di fila con la maglia del Cagliari, si è ritrovato di fronte il suo recentissimo passato. Si è ritrovato come avversari ragazzi con cui era stato nello spogliatoio a Castel Volturno fino al mese scorso ed un club - il Napoli - di cui è tifoso e che resta titolare del suo cartellino. 

La sua gara è stata un frullatore di emozioni.

Gianluca è partito anche bene: ha giocato tra le linee, provando ad innescare la velocità di Luvumbo o la potenza di Lapadula. Alla lunga però, il 23enne ragazzo di Cimitile, ha pagato dazio. Non è stato il solito Gaetano, insomma. Que calciatore che aveva abituando la piazza sarda - così come aveva fatto in passato nelle fila della Cremonese - ad autentici jolly o colpi da biliardo. Buon per il Napoli, verrebbe da dire. La sua gara è durata un'ora di gioco. Al quarto d'ora della ripresa, infatti, Ranieri lo ha sostituito con Viola.

 

Il tecnico del Cagliari, che conosce fin troppo bene Napoli e l'ambiente azzurro, ha mostrato ancora una volta la solita onestà intellettuale nell'analizzare il match acciuffato in piena zona... Cagliari. «Avevamo impostato la gara esattamente come l'abbiamo poi giocata, non volevamo far palleggiare il Napoli. I miei ragazzi hanno interpretato benissimo il match. Purtroppo hanno sfruttato un nostro errore per segnare e per fortuna nostra non hanno concretizzato le due occasioni avute dopo. Sarebbe stato un peccato perdere anche oggi. Era importante fare risultato contro il Napoli». Quando gli si chiede se, alla luce della sfida di ieri, il Napoli è in crisi, Sir Claudio replica. «Era impossibile che in due gare ravvicinate Calzona potesse cambiare le cose. tra l'altro non credo che abbia fatto finora neppure un allenamento uno come si deve. Intanto ha ritrovato le geometrie di un tempo, quelle di Sarri e Spalletti. Contro il Barcellona potrà sicuramente giocarsela e presto ritroveranno anche la serenità dello scorso anno». La chiosa, invece, è su Gaetano. «Potrebbe essere stato tradito dell'emozione. Non riuscivamo a trovarlo tra le linee. Dovevamo tentare di giocare oltre la linea difensiva del Napoli e lui si trovava sempre a metà: quando doveva andare ad aiutare Lapadula e quando invece doveva essere tra le linee. Ma una partita del genere ci può stare. Per fortuna ho anche dei cambi validi». 

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