Avellino, comincia il rush finale della stagione verso i playoff di Serie B

Sei partite ancora prima della post season

Avellino, comincia il rush finale
Avellino, comincia il rush finale
di Marco Ingino
Lunedì 18 Marzo 2024, 08:34
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Sul rettifilo che conduce al traguardo della stagione regolare mancano ormai solo sei tappe. Sei sfide, quasi tutte contro avversarie in lotta per un obiettivo è con grandi motivazioni, che mettono in palio 18 punti. Un bottino tuttora sostanzioso che, analizzando in maniera realistica la classifica, l'Avellino di Michele Pazienza dovrà provare a conquistare quasi in toto se intende soffiare la seconda piazza al Benevento e godere dei favori della miglior posizione nella post season.

Chi arriva secondo, come sottolineato da Giorgio Perinetti in un'intervista a Il Mattino la scorsa settimana, parte in pratica in pole position perché entra in scena nella seconda fase nazionale paragonabile ad una sorta di quarti di finale.

Un vantaggio non di poco conto sfruttato da cinque delle ultime dieci squadre promosse in B con i playoff, mente altre tre sono sbarcate in cadetteria arrivando terze ma partendo dagli ottavi.

Un motivo più che valido per affrontare con decisione lo sprint finale scrollandosi di dosso l'amarezza per il primo posto perduto. Per raggiungere il secondo o, nella peggiore delle ipotesi, quanto meno salire sul podio con la medaglia di bronzo, tuttavia, non sarà semplice soprattutto se si valutano le motivazioni che,a partire da sabato a Giugliano, spingeranno gli avversari a giocare con il coltello tra i denti contro i lupi. Dopo i tigrotti di Bertoldo, Armellino e compagni ospiteranno il Picerno di Murano che concorrere per lo stesso obiettivo, poi faranno visita alla Turris di Casarini in corsa per la salvezza e, il 15 aprile con data cerchiata già in rosso, affronteranno il Benevento in un match che potrebbe valere una mezza stagione.

La rincorsa sui sanniti, secondi a quattro punti, potrebbe quel giorno ridare davvero slancio ai lupi ma anche rivitalizzare un ambiente in cui il chiacchiericcio di una minoranza, da sempre polemica a prescindere dai risultati, non facilita di certo il lavoro ad un allenatore finito sulla graticola e qualche calciatore nel mirino della contestazione. Nella ricerca di questo equilibrio, in campo e fuori, l'allenatore di San Severo si è nel frattempo assorto ancora di più nei suoi pensieri provando ad apportare quei correttivi necessari per rivitalizzare una squadra apparsa disorientata nel girone di ritorno in cui, proprio rispetto ai sanniti, i biancoverdi hanno perso addirittura otto punti.
Tatticamente lo sforzo di correggere alcuni difetti strutturali qualche effetto lo ha comunque prodotto. Non a caso, anche ad analizzare i numeri, nelle ultime tre sfide interne il 3-5-2 con D'Ausilio quinto a sinistro, ma anche lo sforzo di sfruttare di più i calci piazzati, hanno portato in dote tre vittorie in casa con l'ultima, contro il Brindisi, decisa addirittura su due palle inattive.

Segnali certamente positivi che sono stati il frutto di un lavoro settimanale intravisto pure in alcune giocate contro il Brindisi. Al di là dell'opzione di riempire l'area con due panzer come Gori e Patierno, tenendo inizialmente a riposo Sgarbi, uno dei movimenti che ha consentito a D'Ausilio di rendersi spesso pericoloso e' stato favorito da quanto preparato con accuratezza alle sue spalle con un sincronico scambio delle posizioni. Dalla difesa a tre, per nulla bloccata sulla linea Maginot, Frascatore si è spesso sganciato sulla corsia mancina per finalizzare la fase preparatoria dell'azione di Rocca e lo stesso D'Ausilio.

Combinazione che, contro squadre arroccate in difesa come il Brindisi, è riuscita spesso a creare superiorità senza rischiare minimamente di essere presi di infilata. Pur tenendo conto della qualità non eccelsa del fanalino di coda, nelle rare circostanze in cui si rischiava di essere presi di infilata, Armellino si è fatto trovare pronto andando a presidiare proprio la zona di Frascatore. Come detto, però, l'esperimento riuscito contro i pugliesi va adesso testato nel prossimo incontro a Giugliano contro una avversario di caratura e caratteristiche diverse che, nel girone di andata, inflisse all'Avellino un brusco stop (1-3). Quel passo falso incise non poco sulla classifica e sulla mentalità di una squadra che deve assolutamente provare a ritrovarsi in questi sprint finale magari tornando ad assestare un break in trasferta.

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