Casertana, il dilemma è in attacco

L'infortunio di Montalto scompagina i piani di Cangelosi

Cangelosi
Cangelosi
di Domenico Marotta
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 10:00 - Ultimo agg. 11:25
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Dilemma Cangelosi: continuare con Curcio centravanti o affidare al giovane Rovaglia una maglia da titolare. Sullo sfondo l'opzione cambio modulo con il passaggio al 4-2-3-1 o al 4-3-1-2 (come sabato scorso) e l'impiego di Curcio in posizione di trequartista. L'infortunio di Montalto tiene in ansia la Casertana e apre la strada ad approfondite riflessioni tattiche. Con il bomber di Erice in campo i falchetti hanno due punti di media a partita, la metà senza. E l'attaccante dovrà saltare almeno quattro gare (si spera di recuperarlo in tempo almeno per la sfida di Castellammare contro la Juve Stabia in programma il 3 marzo). A Cangelosi l'onere di trovare il modo giusto per sostituirlo. Finora è stato Curcio il calciatore designato in sua assenza ma i risultati hanno lasciato a desiderare. Pur decisivo in tante gare, nella posizione di centravanti l'attaccante di Benevento non riesce a incidere e ad aiutare la squadra. Ci puntava Cangelosi perché con lui e Zeman a Foggia, qualche stagione fa, Curcio disputò un campionato straordinario in quella posizione segnando 16 reti.

Ma ogni squadra è diversa dall'altra ed evidentemente, questa Casertana, non funziona allo stesso modo di quel Foggia. L'arrivo di Rovaglia, ingaggiato al gong del calcio mercato nonostante il tecnico abbia spesso ribadito che il reparto offensivo del girone d'andata era soddisfacente, offre un'alternativa nel ruolo.

Il 22enne di mestiere fa proprio il centravanti e con 185 centimetri a disposizione, ha il fisico giusto per giocare spalle alla porta. È lui, per logica, il sostituto naturale di Montalto. Si vedrà se vorrà affidargli una maglia da titolare per un periodo così lungo. Di certo, è necessaria un'inversione di tendenza immediata in termini di risultati. Nel 2024 il rendimento non è neppure da zona playoff. I cinque punti conquistati (come all'andata) li relegano al dodicesimo posto del girone di ritorno e la stagione, da straordinaria, rischia di trasformarsi in appena sufficiente in un battibaleno. «Ho sempre detto che avremmo pagato la mancanza dei due mesi di preparazione per tutto il campionato» ha detto Cangelosi a motivare il momento complicato della squadra in termini di risultati.

Ma se è vero che tutto sommato di partite nel nuovo anno la Casertana ne ha sbagliate soltanto due (contro Messina e Potenza) è altrettanto vero che nelle altre tre raramente ha espresso il gioco della prima parte di campionato. Per di più contro avversarie ampiamente alla portata (fatta eccezione per il Benevento). Serenità e lavoro predica l'allenatore. Insieme, però, a una necessaria svolta tattica e di mentalità. Accontentarsi della salvezza non è da forti. Dire che la rosa allestita dal club è da salvezza significa sottostimare una squadra che negli 11 titolari (e pure in qualche riserva) ha tanti giocatori che hanno vinto e lottato per vincere la C di recente o che hanno giocato in B.

All'orizzonte c'è la partita di domenica contro il Catania, imbottito di grandi nomi anche dopo il mercato invernale e in piena crisi di risultati. Anche ieri i siciliani hanno perso (1-0) contro il Picerno che ha staccato la Casertana, ora settima, e conquistato il secondo posto in solitaria a meno 6 dalla Juve Stabia. Una sfida difficile. Si gioca domenica alle 16.15, senza pubblico casertano con ogni probabilità vista la rivalità tra le tifoserie (il Casms ha già indicato la gara tra quele a rischio). Ieri la prima seduta di allenamento settimanale per la squadra: Proietti e Celiento sono sulla via del pieno recupero. Mancherà Soprano squalificato.

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