Non nasconde la sua emozione per l'esordio che si avvicina. Sarà anche uno che ha solcato i mari d'Italia, in lungo e in largo, ma col passare delle ore Walter Mazzarri incomincia a pensare al momento in cui tornerà a essere l'allenatore del Napoli. Il punto è che non ci si annoia mai, a Castel Volturno. Nelle prossime ore arriva Jesper Lindstrom e il medico azzurro, Raffaele Canonico, riuscirà a capire l'entità della botta rimediata nella sua nazionale. Il punto è che non c'è tempo per rilassarsi, neppure un istante, perché c'è sempre un argomento caldo a tenere banco. La guarigione miracolosa di Victor Osimhen è uno degli argimenti del giorno: ma difficilmente ci sarà. Il nigeriano anche ieri si è allenato da parte e quindi il tempo gioca a sua sfavore. Come era già evidente nelle settimane passate, se tutto andrà bene potrà essere convocato con l'Atalanta. Ma è difficile che possa accadere: al momento, più probabile il suo ritorno in panchina a Madrid. L'incidente ha bisogno dei suoi tempi: fosse per il centravanti, avrebbe già fatto la sua irruzione sul terreno di gioco. Il piano di recupero è lento, assai prudente: difficile che riesca a essere convocato per Bergamo. Con grande amarezza per Mazzarri. Che punterà su Raspadori o Simeone.
I guai sono come le ciliegie, ovvero una tira l'altra. La tonsillite di Piotr Zielinski non va sottovaluta e infatti Canonico e il suo staff non lo stanno facendo.