Bologna-Napoli 0-0: manca la fame (e i punti) dei tempi migliori

Osimhen e Kvaratskhelia tradiscono il nervosismo in casa azzurro

Osimhen col Bologna
Osimhen col Bologna
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Domenica 24 Settembre 2023, 21:31 - Ultimo agg. 25 Settembre, 07:10
3 Minuti di Lettura

Oggi Osimhen, a Genova Kvaratskhelia. Due facce della stessa medaglia. Due pepite (sbiadite) che tradiscono il nervosismo ed il malumore del Napoli, incapace di vincere a Bologna nonostante un calcio di rigore, l'ennesimo palo ed una partita comunque quasi a senso unico.

Al Napoli manca la fame ed i punti dei tempi migliori. Tanti. Con il pareggio a reti inviolate di oggi al Dall'Ara di Bologna la vetta occupata dalla capolista (a punteggio pieno) Inter si allontana ulteriormente. Adesso sono ben sette le lunghezze di distanza dalla prima della classe, dopo appena cinque giornate di campionato.

E pensare che il Napoli sembrava essere partito con il piede giusto contro i felsinei. Nonostante una difesa nuova di zecca (esordio dal primo minuto per Natan dopo il forfait di Juan Jesus) ed un po' di turnover in attacco (Raspadori al posto di Politano sulla destra), i campioni d'Italia partono in quarta, centrano un palo all'alba del match (Osimhen) e costringono il Bologna nella propria metà campo.

Kvaratskhelia alterna qualche giocata interessante a qualche amnesia di troppo e proprio sul legno di Osi non è lesto a ribadire in rete. Dalla parte opposta, Raspadori si presenta con una bella apertura, ma poi evapora e mostra i suoi limiti da esterno puro. A centrocampo, Zielinski è il solito faro (sua l'azione che ha portato al rigore), Anguissa mostra una certa crescita e Lobotka si piazza davanti alla difesa nelle rare occasioni in cui gli azzurri non hanno il possesso palla.

Insomma, ne tempo, il Bologna fatica a superare la metà campo. Ma il Napoli non ne approfitta.

 

Nella ripresa, complice un po' più di intraprendenza dei padroni di casa, gli azzurri hanno la palla del match. Zielinski trova un'imbucata per Kvara che serve Osimhen anticipato con un  braccio da Calafiori. L'arbitro indica il dischetto: ma dagli undici metri Victor non centra lo specchio della porta. Poco dopo Garcia lo richiama in panchina. Ed ecco che affiorano tensione, nervosismo e malumore: Victor non la prende affatto bene e lancia platealmente un giubbotto in panchina mentre esce dal campo. A Genova era capitato a Kvara di non “capire”/ accettare la sua sostuituzione. A Bologna è toccato ad Osimhen che non le ha mandate a dire. In entrambi i casi sono arrivati due pareggi. La fotografia di un Napoli che fatica a ritrovare serenità e... successo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA