Zielinski, l'uomo in più: Piotr è il faro del Napoli di Garcia

«I soldi non sono tutto: io sto bene al Napoli»

Piotr Zielinski
Piotr Zielinski
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Domenica 24 Settembre 2023, 08:00 - Ultimo agg. 16:45
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Dici Zielinski e pensi subito all'anima ed al motore di questo Napoli. E non solo. C'è anche molto di più. Il centrocampista polacco ha dimostrato finora di essere tra i pochi elementi in grado di accendere la luce e dare la scossa ai campioni d'Italia in un momento in cui la squadra sta facendo più fatica del previsto. Il giocatore che probabilmente meglio ha assimilato gli schemi e le idee del nuovo nocchiero, Rudi Garcia

La sua posizione in campo è apparentemente la stessa. Quella della mezzala sinistra, quella di sempre, tanto per intenderci. Ma Piotr Zielinski nello scacchiere azzurro ha licenza di offendere: spazia a tutto campo nella terra di mezzo fino ad inserirsi nelle maglie avversarie tra centrocampo e difesa.

Fino a provare la conclusione con una certa frequenza. Il suo avvio di stagione è stato più che confortante ed ha permesso al Napoli di togliersi spesso le castagne dal fuoco. Un motorino della mediana dotato di quantità e (tanta) qualità. Una spina nel fianco per gli avversari, una garanzia per la squadra. Piotr è già andato a segno in questa prima appendice di stagione al Maradona, siglando la rete del momentaneo pareggio contro la Lazio di Sarri a Fuorigrotta. Ma il suo apporto lo si è registrato soprattutto nell'enorme mole di gioco prodotta, negli assist geniali sfornati, fino ad arrivare all'azione che ha regalato la vittoria in Portogallo con il Braga nel match d'esordio di Champions League. L'autorete d Niakatè, che ha regalato i tre punti agli azzurri, è stata causata proprio da un suo traversone al tramonto del match.

Che dire poi dell'assist per Politano valso la rete del pareggio (2-2) al Ferraris contro il Genoa? Un colpo di genio. Una giocata da oscar. Un tocco sopraffino di interno destro al volo che scavalca la difesa rossoblù e serve al bacio l'attaccante azzurro per il gol che vale il pareggio. A voler essere precisi, Zielinski aveva messo lo zampino anche nell'azione del gol di Raspadori che aveva riaperto la gara, innescando Cajuste al limite dell'area. Insomma un giocatore indispensabile nell'economia del gioco del Napoli. Oggi più di ieri.

E pensare che Zielinski aveva già le valigie pronte. Ed invece ha deciso di restare a Napoli, dimostrando di avere dei valori che vanno ben oltre i soldi. Tanti soldi. Sembra una favola ed invece è tutto vero. La storia del centrocampista polacco sembra quasi fantacalcio - nel vero senso della parola e non del gioco che pure spopola in Italia - in un mondo dominato dal dio denaro con le sirene arabe che hanno ammaliato, tentato e sedotto i giocatori di mezza Europa. Tutti tranne Piotr che ha rifiutato un'offerta faraonica dagli sceicchi, sapendo di dover rinnovare, addirittura riducendosi l'ingaggio con il Napoli. «I soldi non sono tutto - ha detto Zielinski proprio alla vigilia della sfida con il Braga - io sto bene al Napoli, voglio continuare a stare qui e vincere altri trofei». 

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