Lazio-Napoli, la delusione è social:
«Castel Volturno pare 'o Cardarelli»

Lazio-Napoli, la delusione è social: «Castel Volturno pare 'o Cardarelli»
di Delia Paciello
Lunedì 21 Dicembre 2020, 09:00
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«Fate fare ‘na benedizione a Castel Volturno», è l’appello dei tifosi azzurri dopo Lazio-Napoli. «Fra due giorni mi sa che dovrò venire a giocare io», «Parimm’ o Cardarelli», aggiunge qualcuno, immerso nella preoccupazione. Una brutta gara all’Olimpico e un risultato negativo, e non bastasse altri infortuni fra il latitante reparto offensivo: out anche Lozano, uscito in stampelle dallo stadio, che resterà ai box insieme a Osimhen e Mertens. Ma pare che per il messicano si tratti solo di un trauma contusivo, e allora la speranza è che riescano a rientrare in tempo per il nuovo anno. A loro si aggiunge anche Koulibaly, e così contro il Toro il Napoli farà i conti con numerosissime assenze. Niente tuttavia può giustificare l’atteggiamento rimesso della squadra, tanto che i tifosi biancoceleste non hanno atteso troppo per mettere il dito nella piaga: «Forse i giocatori del Napoli confondevano le maglie e passavano ai nostri».

Qualcuno fra gli infortuni riesce anche a vedere il bicchiere mezzo vuoto: «Meglio che si facciano male ora se devono, così De Laurentiis può intervenire nel mercato di gennaio». E fra la lunga discussione sui social spunta la foto di Messi in maglia azzurra: «Ma per la ciorta che abbiamo noi ultimamente, se arriva a Napoli si spezza un dito e sta fuori 6 mesi».

 

Eppure il problema c'è, ed è serio: «Non vedevo un Napoli così osceno dai tempi dell’ammutinamento. Bisogna intervenire subito», è il parere di molti. E la società di risposta ha fatto subito sapere che la squadra andrà in ritiro in vista della gara col Torino.  Intanto in quest’atmosfera di disfatta cresce sui social l’hashtag #GattusoOut.  «Chiamate subito Mazzarri»; «Io sono disposto a perdonare Sarri, fatelo tornare»; «Quasi quasi rivoglio Ancelotti, almeno abbiamo capito che non era colpa sua», sono le voci che corrono fra le piazze virtuali. Mentre qualcuno scherza: «È meglio che Ringhio copra anche l'altro occhio, così non rischia di vedere lo scempio che scende in campo»

Un atteggiamento del gruppo super criticato: non si è vista neanche lontanamente la grinta mostrata nella sconfitta con l’Inter dopo il rigore subito. Eppure i napoletani chiedevano di ripartire proprio da lì. Invece è bastata una buona Lazio a mettere Ko con estrema facilità i ragazzi di Gattuso«Avevano la stessa voglia di lavorare della mia segretaria il lunedì mattina»; «Una delle gare peggiori, e non veniteci più a dire sui social che vi rifarete perché non riuscite ad essere costanti», è il rimprovero ai giocatori. 

Una difesa colabrodo: per il popolo del web: Di Lorenzo, Maksimovic e Koulibaly non sufficienti, per non parlare di Mario Rui e del passaggio perfetto ad Immobile, pronto a servire Luis Alberto per il gol. «Rimpiangiamo Hysaj», ironizzano persino coloro che hanno sempre criticato l’albanese.

Due tiri, due reti per la Lazio. E stavolta per i tifosi non è sfortuna.

Anche il centrocampo ha fatto disperare: la coppia Bakayoko-Fabian sembra non convincere. Lenti, statici, poco amalgamati, con lo spagnolo che pare voler rompere ogni tipo di continuità di gioco: insomma un pesce fuor d’acqua capitato in mezzo al campo. «Basta, non fatelo più giocare»; «Ma perché non hanno schierato Demme?», urlano i fantallenatori. 

 

Lozano, unico spiraglio di luce in alcuni brevi attimi della gara, non ha potuto continuare la sua prestazione. E allora sembra andare davvero tutto di traverso agli azzurri, messi davanti a un dramma pre natalizio: «Possibile che non siete in grado neanche di portare risultato utile contro una squadra che ha fatto malissimo in stagione e voi gli avete permesso di creare gioco. Non oso pensare contro i granata assetati di punti». E la preoccupazione aumenta: «Finiranno di intossicarci questo Natale», «Il 2020 in confronto a loro è ‘na bellezza», estremizza qualcuno.

«Avete fatto il regalo ad Inzaghi, grazie a voi può mangiare il panettone tranquillo», è la considerazione di qualche napoletano. Ora si spera che il ritiro serva a raccogliere forze e grinta sufficienti per regalare una piccola gioia sotto l’albero in questo tremendo 2020, mercoledì prossimo al Maradona. E intanto in un mix fra sacro e profano, l'idea della benedizione resta fra le più accreditate dai tifosi. Sperando almeno basti.

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