Napoli ed Eintracht Francoforte, uno scontro che non si limita al solo campo di gioco ma che trova terreno anche al di fuori del rettangolo verde. Al momento i tifosi tedeschi sono nelle strade di Napoli e il caos ne fa da padrone: le forze dell'ordine sono impegnate a contenere i 600 tifosi che sono giunti nella città partenopea.
In seguito agli scontri avvenuti all'andata tra le due tifoserie, è stato vietato l'ingresso di tifosi dell'Eintracht al «Maradona» per il match di questa sera. Il Ministro degli Interni per primo aveva preso questo provvedimento per evitare problemi di ordine pubblico. Da lì una telenovela, conclusasi solo con la decisione del Tar Campania: no a residenti e nati a Francoforte.
Inizialmente il governo italiano voleva impedire l'ingresso al Maradona a tutti i cittadini tedeschi, poi dopo il tira e molla ha corretto la sua posizione: vietata la vendita dei biglietti ai residenti e/o nati a Francoforte.
Gli ultras dell'Eintracht Francoforte - che in Italia hanno creato problemi anche nel 2018 - sono da tempo acerrimi nemici di quelli del Napoli. Il dissidio è legato a gemellaggi scomodi: i partenopei con Borussia Dortmund e Monaco 1860; i tedeschi con l'Atalanta.
Si sapeva che sarebbe stato un ottavo di finale problematico per l'ordine pubblico e in occasione del primo atto è successo di tutto. Tra il 20 e il 21 febbraio i tifosi dell'Eintracht cercavano i napoletani in giro per la città per picchiarli, da qui diversi feriti. Poi ancora scontri fuori dallo stadio e alcuni pulmini degli italiani sono stati distrutti. Gli episodi hanno portato a 33 arresti tra i tedeschi, altri sono riusciti a sfuggire alla polizia.
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