Napoli, la prima volta di Zielinski:
«E abbiamo meritato la vittoria»

Napoli, la prima volta di Zielinski: «E abbiamo meritato la vittoria»
Sabato 25 Agosto 2018, 22:58 - Ultimo agg. 23:33
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«Non era semplice ritornare in partita, siamo stati bravi e alla fine abbiamo vinto meritando». Il Napoli ribalta il Milan in mezz'ora e ringrazia Piotr Zielinski, il centrocampista polacco che ha saputo caricarsi sulle spalle e con una doppietta riacciuffare i rossoneri. «Mi fa piacere aver aiutato la squadra con la mia doppietta, è la prima della mia carriera. Voglio continuare a fare gol perché mi fa felice, così come aiutare la squadra».

Un sorriso spunta sul volto del polacco quando Camoranesi lo paragona a Nedved. «Per me è un piacere sentire questo da un calciatore come Camoranesi», ha detto Zielinski ai microfoni di Dazn. «Spero di migliorare ogni giorno e di continuare a fare gol utilizzando entrambi i piedi, ma in questo Napoli ci sono tanti calciatori forti».
 
 

Sorride anche Kalidou Koulibaly, uscito vincitore dal duello con Higuain: «Siamo andati in svantaggio, ma sapevamo di poter fare meglio. Abbiamo avuto più occasioni, purtroppo non l'abbiamo messa dentro, loro invece hanno avuto due occasioni e hanno fatto due gol. Dopo il 2-0 non avevamo più niente da perdere, c'è stata una grande reazione, con questo gruppo e questa mentalità possiamo arrivare lontano. Ospina? Credo non abbia fatto nemmeno una parata, sicuramente è un buon segno ma dobbiamo lavorare ed evitare di prendere gol alla prima occasione per andare avanti e vincere le prossime partite. Higuain lo abbiamo fermato con un gran lavoro di squadra, non c’eravamo solo io e Albiol, abbiamo lavorato tutti bene».

Ferma è la consapevolezza di poter competere fino alla fine con la Juventus di CR7: «Questo gruppo può arrivare lontano, siamo da tanti anni assieme, si vede che ci conosciamo e abbiamo fiducia reciproca. Faremo meglio nelle prossime gare, possiamo sempre ribaltare lo svantaggio ma non deve essere un’abitudine, dobbiamo andare noi in vantaggio perché non sempre si può ribaltare».
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