Lunedì a Castel Volturno sono arrivati tanti giocatori delle giovanili azzurre per osservare l'allenamento della prima squadra e ricevere gli auguri di Luciano Spalletti, affiancato da Gianluca Grava, già terzino azzurro nei primi anni di serie A della gestione De Laurentiis e diventato responsabile del settore giovanile a fine carriera. In queste settimane di sosta Spalletti ha valutato alcuni dei ragazzi della Primavera allenata da Niccolò Frustalupi, già vice di Walter Mazzarri a Napoli, a cominciare dal capitano Barba. Nella sua rosa, di fatto, c'è un solo giocatore cresciuto nel vivaio che può avere chance da titolare, o quanto meno aspirare a un buon minutaggio: è il centrocampista Gaetano, che ha vinto il campionato con la Cremonese e che Luciano immagina come possibile vice Lobotka.
La verità è che il vivaio del Napoli ha bisogno di uno scatto, di una visione più ampia, e questo passa attraverso la creazione di una struttura dedicata al settore giovanile. Un'idea rimasta nel cassetto di un imprenditore come Aurelio De Laurentiis che su altri temi è stato più lungimirante dei suoi colleghi presidenti.
Intanto, Mancini ha inserito nel gruppo di giovani giocatori da valutare per un giorno e mezzo a Coverciano l'attaccante Giuseppe Ambrosino, ceduto dal Napoli in prestito al Como, dove peraltro ha collezionato soltanto tre presenze con un gol. Questi raduni di ventenni di serie B sono l'unico atto concreto della Federazione dopo l'eliminazione dal Mondiale dello scorso marzo. Davvero poco, come si può capire.