Ritornare alla difesa a 4? Può darsi, ma quello che conta contro il Verona è tornare al gioco. L'emergenza (e la comprensione) sono alle spalle: tornano Anguissa (tra oggi e domani atteso a Castel Volturno) e gli squalificati Kvara e Cajuste. E insomma torna un briciolo di sereno. Ma dopo due gare, quelle con Inter e Lazio, praticamente tutto catenaccio e poco altro, Mazzarri ha le idee chiarissime. Fosse per lui, avrebbe mandato tutti alla carica a testa bassa. Ma ha saggiamente scelto di blindare il Napoli. Anche perché il punto con la Lazio ha dato fiducia e serenità. Per prima cosa, con l'Hellas torna il tridente, con Simeone titolare dopo la sosta forzata per via dello stop rimediato a Riad. Il modulo, s'intende, non sarà lo stesso della partita di Roma, che ha interrotto la spirale delle tre sconfitte consecutive fuori casa in campionato. Un punticino che consente di restare all'inseguimento del quarto posto (e con la partita contro il Sassuolo da recuperare il 28 febbraio). Mazzarri è sinceramente soddisfatto di come la squadra ha reagito ai problemi: non comprende le critiche al non gioco perché davvero era complicato persino immaginare la formazione anti-Lazio tenendo conto della decina di assenti per vari motivi. Ha ricevuto risposte da chi non giocava da settimane, è consapevole di avere un gruppo che lo segue. Ecco allora che Mazzarri può tornare a proporre quello che nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto essere il suo Napoli, ovvero con il 4-3-3. Ma attenzione: non è detto che venga accantonato il 3-4-3, ovvero il modulo mazzarriano per eccellenza.
A centrocampo, con Anguissa, potrebbe esserci Lobotka.