Nessuna «saudade», perché il Napoli ha battuto la Salernitana senza subire gol. Però il ritorno del brasiliano Natan al centro della difesa azzurra mette un po' tutti di buon umore. Ha scontato il turno di squalifica in campionato saltando il derby, ma domani sera sarà regolarmente al suo posto, ovvero a presidiare il centro sinistro della linea difensiva. Paradossi: poco più di un mese fa nessuno si sarebbe accorto della sua mancanza. Anzi, se ne accorgevano tutti, ma solo perché nessuno lo aveva mai visto all'opera. Garcia, infatti, se lo è «trezziato», come l'arma segreta da utilizzare al momento giusto. Nel fortino blindato di Castel Volturno ha lavorato a luci spente, senza puntare i riflettori sul centrale che a tutti gli effetti ha preso il posto di Kim.
Quando in estate è stato preso dal Bragantino (uno dei serbatoi della scuderia Red Bull), non lo conosceva praticamente nessuno. E infatti l'arrivo a Napoli di Natan è stato accolto con non poco scetticismo. A questo si aggiunga anche che per almeno un mese è rimasto in naftalina. Nemmeno un minuto fino all'esordio in Champions sul gong di Braga-Napoli. In campionato ha fatto capolino il 24 settembre, in occasione di Bologna-Napoli, e da quel momento non ha mai più lasciato il suo posto da titolare fisso in difesa.
Ma il mercato estivo del Napoli non ha solo la faccia di Natan, il brasiliano sorridente che difende la porta senza macchia e senza paura. All'appello, infatti, mancano le risposte di Lindstrom e Cajuste. Quest'ultimo è arrivato dal campionato francese un po' a sorpresa e poco alla volta ha conquistato il posto di primo cambio per il centrocampo. In assenza di Anguissa è stato impiegato lui al fianco di Lobotka e Zielinski, ma senza mai lasciare il segno. Quei capelli gonfi e fotogenici sono entrati in fretta negli occhi dei tifosi, le sue giocate ancora no. Nemmeno un tratto estetico, invece, ha lasciato il segno quando si parla di Jasper Lindstrom. Il Napoli lo ha pagato 30 milioni di euro per strapparlo all'Eintracht Francoforte e battere la concorrenza degli altri club europei che erano piombati su di lui, ma ad oggi il danese ha messo insieme appena 140 minuti. Pochi? No, pochissimi. Tanto più se il suo ruolo sarebbe quello di vice Politano, in una posizione molto dispendiosa dove avere un'alternativa di qualità sarebbe utilissima alla causa. Ma niente. Per ora Garcia lo ha utilizzato col contagocce e in alcuni casi gli ha preferito addirittura Zanoli (come contro il Milan) che di mestiere farebbe il terzino e non l'esterno alto. Poche tracce di Linstrom, insomma, il danese che era atterrato sul pianeta Napoli con il compito di raccogliere l'eredità di Lozano e aggiungere imprevedibilità all'attacco di Garcia. L'impressione, però, è che l'allenatore ancora non lo veda pronto. Non il massimo, considerando che siamo arrivati a novembre e la stagione è già entrata nel vivo da un pezzo. Lindstrom, che ai tempi dell'Eintracht è stato eletto anche miglior giovane della Bundesliga per la stagione 2021-22, è un giocatore abile nello stretto, di quelli che saltano l'uomo e puntano dritto verso la porta, ma per adesso di queste qualità non si è visto nulla.