Napoli-Union Berlino 1-1, Politano gol e rabbia: «Difficile spiegare cos'è successo»

Matteo migliore in campo ora aspetta Spalletti

Matteo Politano
Matteo Politano
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Giovedì 9 Novembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 19:08
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Non è bastato neppure un super Matteo Politano per conquistare i tre punti ieri contro l'Union Berlino nella notte di Champions al Maradona ed ipotecare virtualmente il passaggio del turno. L'attaccante romano è stato una spina nel fianco della difesa tedesca: ha segnato il gol che ha sbloccato il risultato, ha caricato più volte il suo sinistro, ha sterzato, ha accelerato, ha pressato e ci ha provato fino alla fine. Ma non è servito. O almeno non è bastato. Tutto sciupato per via di un gol in contropiede da parte che lo stesso Politano fatica a digerire. 

«È difficile da spiegare quanto successo, inspiegabile prendere un gol del genere -  ha detto l'attaccante a fine partita - Quando sei in vantaggio e devi vincere non puoi subire una rete del genere».

Il suo l'ha fatto. E l'ha fatto anche bene. Un gol, il primo per lui in questa edizione di Champions, sotto la curva B: una rete a metà tra il petto ed il mento. Un taglio perfetto su assist di Mario Rui che è stato «sporcato» da Haberer e che Politano ha trasformato in oro colato. L'attaccante sta attraversando un momento magico sul piano personale. Per lui già sei reti in questa prima parte di stagione, tra campionato e coppa dei campioni. Numeri alla mano, Matteo non sta facendo rimpiangere Osimhen (ancora infortunato, ieri in tribuna al Maradona), anche lui a quota sei. A conti fatti, l'attaccante è l'arma in più di Garcia che ha avuto il merito di dargli fiducia fin dall'inizio. Politano torna sul match di ieri sera e sull'avversario che ha raccolto molto di più di quanto ha prodotto. «L'Union non ha avuto tante occasioni, siamo molto dispiaciuti per questo pareggio». Una pausa, giusto il tempo di riflettere e di riavvolgere il nastro della partita nella sua testa, che poi usa la solita ricetta. Quella di sempre in questi casi. «Torniamo a mettere la testa in giù e pensiamo soltanto a lavorare». 

Del resto l'obiettivo qualificazione per il Napoli non è certo sfumato. Anzi. Certamente si è sciupata una ghiotta occasione per ipotecare gli ottavi già ieri sera. Ma il Napoli è artefice del proprio destino. «È ancora tutto aperto per la qualificazione - conferma l'attaccante - ci sono due partite ancora da giocare, ci crediamo assolutamente e dobbiamo qualificarci». Non conosce mezze misure il calciatore capace di anche di assist non soltanto in campo, ma anche all'indirizzo del suo allenatore. L'ultimo è proprio per Garcia. «Cerco sempre di lavorare tutti i giorni, sento la fiducia del tecnico e voglio ripagarla così: facendo gol e assist». I tempi delle polemiche e delle sostituzioni poco gradite (come accaduto nel suo caso proprio al Maradona nel ko contro la Fiorentina in campionato) sono già trapassato remoto. Anche ieri sera, infatti, l'attaccante è stato richiamato in panchina da Garcia a pochi minuti dal 90’ (al suo posto il giovane Lindstrom ndr), ma stavolta non c'è stato nessun mugugno. Anzi. Basti pensare che nel finale è arrivato finanche l'assist per... Garcia.

 

L'avvio sprint dell'attaccante in questa stagione aveva già rubato l'occhio a De Laurentiis e da settimane si sta ragionando con il suo agente del prolungamento del contratto. Il suo accordo con il club scadrebbe a giugno prossimo, ma il Napoli ha un diritto - unilaterale - di prolungamento di un altro anno (quindi fino al 2025). Dando per scontato che il club eserciti tale opzione si ragiona sulla base di un triennale fino al 2028 con relativo adeguamento contrattuale (al momento Politano ha un ingaggio di 2,2 milioni a stagione). Il primo incontro tra le parti era in programma nei giorni scorsi ed è slittato alla settimana prossima. Facile immaginare però che ci si sieda al tavolo delle trattative, approfittando della pausa del campionato per gli impegni delle Nazionali. E chissà che proprio Politano non venga richiamato da Luciano Spalletti per il doppio impegno degli azzurri contro Macedonia ed Ucraina valido per le convocazioni ad Euro 2024. L'attaccante ci spera e per lui parlano le prestazioni, i gol e gli assist. 

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