Politano, profumo di azzurro tra Napoli e Nazionale

L'attaccante non segna dal derby contro la Salernitana

Matteo Politano
Matteo Politano
di Bruno Majorano
Domenica 7 Aprile 2024, 08:02 - Ultimo agg. 18:23
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Europa ed Europeo: doppio colpo per Matteo Politano. L’attaccante del Napoli sogna in grande. Gli obiettivi sono strettamente collegati, perché fare bene con l’azzurro del club (e conquistare un posto in Europa League) diventerebbe il viatico migliore per ottenere anche l’azzurro della Nazionale (e quindi l’Europeo). La missione di Politano è presto detta.

Il percorso 

Da quando Luciano Spalletti è diventato il ct dell’Italia l’attaccante del Napoli ha avuto un rapporto da montagne russe con la Nazionale.

Convocazioni ed esclusioni: odi et amo. Perché il ct sa bene cosa può dare Matteo all’Italia, ma prima di tutto vuole che l’attaccante abbia rispetto dell’azzurro. Luciano non ha digerito l’infortunio lampo che a settembre aveva messo ko Politano con la Nazionale salvo poi vederlo protagonista con il Napoli appena qualche giorno dopo. Allenatore e giocatore si sono chiariti - seppur dopo una esclusione a sorpresa dal successivo giro di convocazioni - e ora l’obiettivo è comune. Lucianone ha conquistato il posto all’Europeo di giugno e in buona parte il suo gruppo fisso è stato formato. Eppure ci sono ancora delle wild card che il ct pensa di poter assegnare in base a quello che dirà il campionato da qui alla fine della stagione. Ecco, lo sa bene anche Matteo Politano che come tutto il Napoli non sta vivendo un’annata indimenticabile. Tutto diverso rispetto alla passata stagione quando praticamente chiunque indossasse la maglia azzurro sembrava unto da un’aura potentissima. Niente. Tutto da rifare. E anche se l’inizio di stagione di Politano sembrava incoraggiante, ora i suoi numeri e il suo trend è andato via via in calando. 

La rincorsa 

Da qui alla fine, però, mancano ancora otto partite e in queste occasioni l’attaccante del Napoli vuole riconquistare la fiducia del ct. Come? Presto detto, gol, assist e prestazioni convincenti. Di sicuro per ora Politano gode della stima e di Calzona che fin qui gli ha dato massima libertà di espressione da esterno destro nel tridente. Ma ciò nonostante i suoi numeri sono ancora troppo bassi. Non segna dal 13 gennaio scorso (nel derby contro la Salernitana) e gli ultimi assist decisivi li ha confezionati a febbraio, contro il Sassuolo. Insomma, quasi un’era geologica fa, quando i giri del suo motore erano ancora molto alti. La benzina non sembra essere del tutto esaurita e potrebbe rivelarsi decisiva per questo sprint finale. 

La concorrenza 

A strizzare l’occhio a Politano in chiave Nazionale ci si è messa anche la sorte. O forse sarebbe il caso di dire la sfortuna dei diretti concorrenti per un posto in azzurro. Sì, perché uno dopo l’altro tutti gli altri concorrenti per una maglia da esterno nel tridente dell’Italia si sono infortunati. Prima Berardi (oramai lungodegente e destinato a rientrare solo nella prossima stagione) e poi Zaccagni che pure è stato vittima di un acciacco muscolare rallentando la sua corsa verso Germania 2024. L’unico vero concorrente abile e arruolabile è Riccardo Orsolini diventato intoccabile nel Bologna da sogno di Thiago Motta. Senza dimenticare Chiesa che seppur nella Juventus stia giocando da seconda punta (molto vicino a Vlahovic) all’occorrenza può tornare utilissimo da esterno d’attacco. E poi c’è anche Raspadori, vecchio pallino di Spalletti, che proprio con Calzona sta riscoprendo la sua vena da ala a destra. Nel Napoli ha giocato a più riprese al posto di Politano nel tridente e chissà se anche il ct possa convincersi ad utilizzarlo in quella posizione anche in Nazionale.

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