Juan Jesus, un gol al razzismo: «Ma sono cose di campo, Acerbi mi ha chiesto scusa»

«Daremo tutto per tornare in Champions l'anno prossimo»

Juan Jesus
Juan Jesus
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Lunedì 18 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 19 Marzo, 07:35
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Ha aspettato a lungo prima di segnare il suo primo gol quest'anno in campionato. Ed è stato anche protagonista, suo malgrado, di aver interrotto temporaneamente l'incontro richiamando l'attenzione dell'arbitro La Penna per via di un insulto razzista che avrebbe ricevuto da Acerbi (e che l'arbitro evidentemente non ha sentito). Tutto si è consumato nella scala del calcio, proprio nella giornata della lotta al razzismo. Al tempo. Juan Jesus ha segnato il gol dell'ex, negando alla capolista Inter l'undicesima vittoria consecutiva e consentendo al Napoli di uscire a testa alta dal Meazza e di tenere accesa la fiammella della speranza in chiave ultimo posto utile (il quinto si auspica) per la prossima Champions League. La firma del pareggio dei campioni d'Italia è del difensore brasiliano che ha dovuto soltanto appoggiare di testa un pallone fornitogli (involontariamente) da Bastoni sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Politano. Il gol ha permesso al Napoli di uscire indenne dalla tana della capolista che fino ad ieri aveva conosciuto soltanto un risultato nel 2024: il successo. Ed invece, i campioni d'Italia in carica, grazie alla testa del difensore brasiliano, sono riusciti a strappare un punto alla formazione di Inzaghi. 

Il protagonista

Inevitabile che le luci di San Siro siano tutte per Juan Jesus che a queste latitudini ha giocato per quattro stagioni e conosce bene ogni zolla del Meazza. «Abbiamo fatto una buona partita - ha detto il difensore - Nella ripresa abbiamo giocato solo noi. Il pareggio è giusto, ma potevamo anche conquistare l'intera posta in palio, questo dimostra la forza di questo gruppo che è campione d'Italia». Inevitabile che il discorso cada anche sull'episodio con Francesco Acerbi. «Lui è andato un po' oltre con le parole, ma si è scusato - ha detto Juan Jesus - È un bravo ragazzo e quando la partita finisce è tutto a posto».

Una pausa e aggiunge senza mai però fare riferimento diretto alle parole del difensore nerazzurro: «Spero non accada più perché è un ragazzo intelligente...». Il brasiliano si congeda lanciando l'assalto all'ultimo posto che vale la prossima Champions. «La matematica ci dà ancora la possibilità di sognare - ha tuonato - abbiamo gli scontri diretti in casa. Dobbiamo dare tutto per provare ad andare in Champions l'anno prossimo». 

 

Il portiere

Tra i protagonisti della serata del Meazza c'è sicuramente Alex Meret. L'estremo difensore azzurro ha sbattuto la porta in faccia più volte agli attaccanti dell'Inter, capitolando soltanto in occasione del gol di Darmian. Ma la sua prestazione ha consentito agli azzurri di restare in partita e di portare a casa un punto prezioso che fa morale ed anche classifica. «Abbiamo fatto una buona partita nonostante lo svantaggio che poteva abbatterci - ha detto il numero uno azzurro. Nella ripresa abbiamo fatto ancora meglio: siamo riusciti a pareggiare ad abbiamo provato anche a trovare il vantaggio. Penso comunque che il pari sia giusto. È stata una bella partita anche per la compattezza dello spirito di squadra. Siamo soddisfatti». Meret si tiene stretto il punto ma sa bene che per trovare la qualificazione alla prossima Champions adesso serve spingere il piede sull'acceleratore. «Per raggiungere l'obiettivo dobbiamo cominciare a vincere e fare un filotto di vittorie, ma sappiamo anche che abbiamo gli scontri diretti al Maradona e possiamo farcela. Ognuno di noi è importante: dobbiamo farci trovare pronti per poi fare bene le cose della domenica, continuando su questa strada». Neppure Meret si sbilancia sull'episodio capitato a Juan Jesus. «Non ho parlato con JJ e non ho capito cosa fosse successo». Quando gli si chiede la cura Calzona su cosa si sia concentrata, Meret risponde. «Ha lavorato sull'aspetto tattico e su quello mentale. Ci ha restituito ordine e costruzione che ci erano un po' mancate in passato. Il tecnico ha provato a riprendere quelle trame che ci hanno permesso di saltare le linee, di rimanere compatti e di andare anche in pressione alti sugli avversari. Cose che ti permettono di recuperare palla. Anche psicologicamente ci ha restituito fiducia: ci ha ribadito che la squadra è forte. Ma c'è ancora tanto da migliorare per provare a raggiungere l'obiettivo. Per riuscirci dobbiamo provare a fare più punti possibile di qui alla fine della stagione». 

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