Non ci sono offerte «super indecenti» per Osimhen. Aurelio De Laurentiis ha spaventato tutti e Calenda non ha portato proposte. Inutile l'attesa, fino ad adesso, di qualcuno che si faccia sotto con il prezzo giusto, ovvero 180 milioni di euro. Dunque, se entro fine luglio lo scenario non cambierà - ovvero Mbappé lascerà il Psg scatenando il vorticoso e milionario giro di bomber - il nigeriano resterà in azzurro. Ovviamente, con un rinnovo che deve renderlo felice, da almeno 6-7 milioni di euro. Un nuovo contratto pericoloso, per certi versi, perché rischia di far saltare il tetto di ingaggio ai rinnovi fissato negli ultimi anni attorno ai 2,5 milioni di euro. Insomma, resta, ma il rinnovo non è cosa di questi giorni. I conti che fa De Laurentiis sono semplici: Osimhen è ormai uno dei pochi che sposta gli equilibri in serie A, vero che rinuncia a un bel po' di plusvalenza, ma è anche vero che le chance di piazzarsi tra le prime quattro e dunque qualificarsi alla nuova Champions 24-25 (cambia la formula e gli introiti volano alle stelle) sono altissime. C'è poi in ballo un altro sogno che con Osimhem può essere raggiunto: il pass per il primo mondiale per club nel 2025. Insomma, meglio l'uovo oggi o la gallina domani? Ecco, a meno che non piombi il Psg, Osimhen resterà al Napoli. E anche Calenda (che ieri ha assistito pure all'amichevole d'esordio a bordocampo) ha mostrato soddisfazione dopo i briefing con De Laurentiis, l'ad Chiavelli e il ds Meluso. Insomma, da ieri sera, la permanenza di Osimhen non è in dubbio. Resta il nodo del rinnovo e della clausola, che De Laurentiis non pensa affatto di inserire.
Diego Demme dopo il mancato accordo con l'Hertha Berlino non è detto che vada via. Piace sempre, e non poco, Ricci del Torino. Nelle ultime ore si è fatta viva la Fiorentina: al Napoli piace Castrovilli, ma Joe Barone non ha mandato segnali nelle ultime ore. Kevin Danso è il primo della lista di Garcia per la difesa, ma il Lens è pronto a cederlo solo per un'offerta superiore ai 20 milioni.