Il Napoli di Rudi Garcia nascerà materialmente in Trentino con i primi allenamenti in ritiro a Dimaro Folgarida ma nella mente il tecnico francese lo ha già disegnato: si partirà nel segno della continuità del sistema di gioco e cioè con il 4-3-3 e saranno tenuti presenti altro moduli a cominciare dal 4-2-3-1.
L'idea di base è una squadra che abbia la mentalità di andare sempre a colpire l'avversario appena se ne presenterà l'occasione.
Tanta intensità corsa, pressing molto alto: un Napoli che sappia attaccare bene e difendere allo stesso modo. Un ruolo fondamentale lo avranno i centrocampisti: Anguissa che Garcia conosce bene per averlo fatto esordire a vent'anni nel Marsiglia e Lobotka che continuerà ad essere il vero faro del gioco del Napoli. Centrocampisti di qualità che sappiano gestire il palleggio, come nel Napoli di Spalletti, ma soprattutto cercare appena possibile gli attaccanti. Uno dei punti chiave del suo calcio è rappresentato dalle verticalizzazioni ed è fondamentale il lavoro difensivo di uno dei due esterni del tridente. La partecipazione costante e efficace nel recupero del pallone il più in alto possibile, questa è una delle grandi qualità del calcio di Garcia: sarà importante, quindi, che tutti i calciatori offensivi riescano a garantire al top anche quello difensivo.
Nella sua Roma agiva Totti da falso nove che esaltava al massimo le qualità degli esterni e gli inserimenti delle due mezzali, nel Napoli c'è un centravanti vero Osimhen e le trame offensive alla ricerca del gol coinvolgeranno innanzitutto il centravanti nigeriano. Il Napoli dovrà ripiegare velocemente quando non riuscirà a recuperare alto il pallone per sistemare al meglio l'assetto difensivo: un'altra caratteristica del suo calcio è rappresentata dall'affidabilità difensiva attraverso praticità e concretezza. Un Napoli creativo in attacco con tanti interpreti di qualità alla ricerca del gol e nello stesso tempo solido in difesa per non incassare reti: questa l'idea di base del calcio di Garcia per un Napoli ancora vincente.