C'è il sole a Castel Volturno. Ma è timido, pronto a nascondersi dietro le nuvole e a farsi portare dal vento. Un po' come il Napoli di Walter Mazzarri, che prova a fare i conti con se stesso per la prima volta nel 2024. Ci sono i volti nuovi come quello di Pasquale Mazzocchi, qualche assente di troppo per i gusti dell'allenatore toscano, ma ci sono anche tanti dubbi pronti a riproporsi in vista della trasferta di Torino, la prima del nuovo anno e senza Mazzarri in panchina per la squalifica rimediata contro il Monza lo scorso weekend.
C'è da fare i conti con tutto, soprattutto con il fisico. Non sarà un Napoli sperimentale quello che scenderà in campo a Torino tra due giorni ma sicuramente in queste ore Mazzarri ha potuto toccare qualche nuova corda dell'anima napoletana. Arriva un nuovo esterno, ma non sarà da lanciare subito nella mischia: i dubbi principali riguardano Matteo Politano, ancora lontano dal gruppo ieri per il secondo giorno di fila. L'affaticamento registrato nelle scorse ore si intreccia con i rumors di mercato che lo vedono protagonista: a Torino ci sarà con ogni probabilità, ma per forza di cose non potrà essere al meglio. Mazzarri non può farne a meno, spera di recuperare lui così come Gianluca Gaetano.
Chi si metterà subito a disposizione dell'allenatore toscano è certamente Mazzocchi, ieri in campo ancor prima della ufficialità del suo trasferimento in azzurro. È arrivato a Castel Volturno a bordo del suo Suv scuro, ha salutato i pochi presenti, ha subito messo nel mirino il campo. L'esterno napoletano ha firmato per i prossimi tre anni e sa già che dovrà conquistarsi il posto ora. Perché non è certo arrivato a vestire la maglia della sua squadra del cuore per stare in panchina. Dopo il primo assaggio di allenamento azzurro e la firma prevista ha rimesso tutto in borsa ed è tornato a Barra, perché la famiglia viene prima di tutto. Con lui, Walter ha un'arma in più: la difesa a tre ora potrebbe non essere numericamente un problema, ma c'è da oliare i meccanismi, convincere le teste, allenare ancora quelle gambe che non erano pronte a un cambiamento in questa coda di 2023 che ha portato poche gioie. Nella calza della Befana azzurra si annida già il carbone. Il dolce va conquistato a suon di prestazioni e punti. Che la classifica non può più aspettare.