Zamparini e il feeling con il Napoli:
fu il primo sponsor di De Laurentiis

Zamparini e il feeling con il Napoli: fu il primo sponsor di De Laurentiis
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Mercoledì 2 Febbraio 2022, 14:11 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 17:27
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Nella prima stagione da presidente De Laurentiis non trovò subito uno sponsor per il Napoli e allora fece stampare sulle maglie azzurre i titoli di film distribuiti o prodotti dalla sua società, la Filmauro. Poi l'idea: unirsi a un imprenditore del Nord che stava avendo successo con una squadra del profondo Sud, Maurizio Zamparini, proprietario del Palermo in serie A. E così vi fu l'accordo per la sponsorizzazione del Napoli nella seconda parte del campionato 2004-2005 con il marchio Mandi (il saluto più diffuso in Friuli), catena di supermercati che si era appena insediata in Campania. La squadra, guidata da Reja, non riuscì a compiere subito il salto in serie B perché perse la finale playoff contro l'Avellino.

Il feeling tra Zamparini e il Napoli era cominciato molto prima. Fu nella primavera del 2002 che l'imprenditore friulano, in procinto di rilevare il Palermo dalla famiglia Sensi, incontrò Toto Naldi, che aveva rilevato le azioni di Ferlaino e Corbelli. «Ero disposto a prendere il 60 per cento della società e a lasciare Naldi alla presidenza per due anni. Ma lui disse di no. Il Napoli era già sull'orlo del baratro», la ricostruzione in una recente intervista a Radio Kiss Kiss. Anche dopo essere uscito da questo mondo, Zamparini continuava a parlare di calcio, ovviamente con grande competenza ed efficacia. Nelle ore successive alla sua morte in tanti gli stanno rendendo omaggio pubblicando la “squadra dei sogni”, composta da tanti calciatori lanciati tra Venezia e Palermo, poi rivenduti a grandi club. E tra questi c'è il Matador Edinson Cavani, che Zamparini prese per 5 milioni nel 2007 e diede al Napoli per 17 tre anni dopo.

Un grande affare per De Laurentiis, perché il bomber uruguaiano - 104 gol in maglia azzurra - riportò il Napoli in Champions, vinse il titolo di capocannoniere e venne poi ceduto per 64 milioni al Paris St. Germain.

Zamparini avrebbe voluto vedere il Napoli vincere il terzo scudetto, perché rapito dalla passione dei napoletani per il calcio e perché legato a De Laurentiis. Magari con Luciano Spalletti in panchina, uno dei suoi allenatori. Preso, licenziato e richiamato a Venezia nella turbolenta stagione 1999-2000, quella della retrocessione in serie B, due anni dopo la promozione firmata da Novellino, che aveva poi accettato l'offerta di Ferlaino per guidare gli azzurri, riportandoli subito in A. 

«Perchè mandai via Spalletti? Perché vestiva di nero e portava male», la battuta del patron che in quell'allenatore aveva invece già visto tanto talento. 

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