Quanto la tecnologia aiuta la medicina? Ne ha parlato la professoressa Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II, in un'intervista nel programma “Salute” condotto dal giornalista Luciano Onder nel Tg5.
La professoressa Triassi si è soffermata sull’importanza dell’integrazione della tecnologia nel rapporto medico-paziente e non di sostituzione. «L'integrazione tra il medico e l'ingegnere biomedico e tutti coloro che si occupano di tecnologia non significa sostituzione del sapere medico. Un esempio concreto è l'esempio del robot in chirurgia, che permette al chirurgo una maggiore precisione e magari di accorciare i tempi ma non esclude il rapporto umano con il paziente, prima e dopo l'intervento. Non bisogna dunque fare confusione e credere che la tecnologia sia sostitutiva della professione medica. Il medico è colui che visita e ascolta. La telemedicina non potrebbe mai sostituire l'esigenza del rapporto umano tra medico e paziente, come si è visto anche durante il Covid».
La Scuola di Medicina della Federico II ha messo in campo alcune iniziative sul piano tecnologico, tra cui la simulazione con robot per le esercitazioni degli studenti,la digitalizzazione dei servizi degli studenti e il nuovo corso di laurea in Medicina Tecnologica.