I pagamenti del futuro saranno gestiti dall’intelligenza artificiale: in Italia prevale lo scetticismo

Un quarto degli intervistati italiani s'è dichiarato favorevole al pagamento nel Metaverso

I pagamenti del futuro saranno gestiti dall’intelligenza artificiale: in Italia prevale lo scetticismo
I pagamenti del futuro saranno gestiti dall’intelligenza artificiale: in Italia prevale lo scetticismo
di Guglielmo Sbano
Mercoledì 26 Luglio 2023, 18:00
3 Minuti di Lettura

L’intelligenza artificiale è una delle tecnologie più discusse del 2023 e i consumatori stanno gradualmente acquisendo una maggiore consapevolezza del suo ruolo nel processo dei pagamenti. Una ricerca condotta su più di 14.000 consumatori (di cui oltre 1.000 in Italia) e commissionata dalla piattaforma globale di pagamenti Paysafe e da Skrill, mette in evidenza l’entità del potenziale della tecnologia nei pagamenti se si affrontasse l’attuale mancanza di consapevolezza e di comfort dei consumatori. Per il momento, solo il 10% dei consumatori italiani (contro il 14% a livello globale) dichiara di utilizzare la tecnologia di pagamento guidata dall’intelligenza artificiale, mentre il restante 90% esprime una mancanza di conoscenza o di desiderio di comprendere le garanzie in tal senso.

Attualmente, se si affermassero i pagamenti guidati dall’intelligenza artificiale entro i prossimi due anni meno del 10% degli intervistati italiani si è detto disposto a utilizzarli, mentre il 40% (rispetto al 35% a livello globale) ha dichiarato di non conoscere abbastanza la tecnologia dei pagamenti con l’Ia per sentirsi a proprio agio nell’utilizzarla. Alcuni consumatori italiani hanno indicato diversi utilizzi dell’Ia nei pagamenti, con esempi di vita reale come il checkout alimentato dall’intelligenza artificiale (27%), i portafogli intelligenti (33%) o i chatbot di pagamento (33%).

Alla domanda su quanto fossero consapevoli dell’uso dell’Ia da parte degli esercenti, circa un terzo dei consumatori ha dichiarato di conoscere abbastanza o molto di applicazioni come il rilevamento delle frodi (28% in Italia contro il 35 a livello globale), la valutazione del rischio dei clienti (28% contro il 33%), le tendenze dei consumatori (29% rispetto al 36%) e la personalizzazione dell’esperienza di pagamento (28% contro il 36%).

La ricerca ha anche rilevato che, al contrario, quando si tratta di realtà mista - pagamenti in Ar (Realtà Aumentata) e Vr (Realtà Virtuale) - se l’adozione è finora bassa, appena il 3%, la sfida della comodità d’uso è stata ampiamente superata. La preoccupazione per la sicurezza della tecnologia è bassa, con solo il 12% dei consumatori che ha dichiarato che non userebbe la Ar o la Vr per acquistare beni perché non sembrano sicure.Una percentuale rappresentativa di consumatori italiani sembra aperta ad abbracciare la tecnologia: il 26% ha dichiarato di prevedere di utilizzare sia la Vr sia l’Ar se queste tecnologie diventeranno più disponibili e se ne conosceranno meglio le caratteristiche. Allo stesso modo, poco più di un quarto degli intervistati italiani (26%) si è dichiarato favorevole al pagamento nel Metaverso.

«Con l’impatto immediato e significativo dell’Ia a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, è comprensibile che i consumatori siano preoccupati di utilizzare questa tecnologia al momento del pagamento. Per incoraggiare un’adozione più ampia, è fondamentale aumentare la loro consapevolezza e comprensione sulle tecnologie di pagamento basate sull’intelligenza artificiale e sul loro funzionamento», ha commentato Rob Gatto di Paysafe.

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