Coronavirus in Umbria, 24 positivi: due sono gravi. 350 le persone in isolamento fiduciario

PERUGIA Ventiquattro casi positivi al Coronavirus in Umbria. Gli ultimi due sono pazienti di Terni. In mattinata era stato confermato un paziente a Orvieto. Nell'ordinanza della sindaca della Rupe, Roberta Tardani è specificato che si tratta di un contatto avuto con un parente residente al Nord. Cinque i nuovi casi, ufficializzati in tarda mattinata dalla regione Umbria nel Perugino. Non ci sono, quindi, focolai umbri.
I due nuovi pazienti ternani sarebbero comunque in buone condizioni di salute.
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Il paziente 1 dell'Umbria è un giovane uomo di Montecastrilli, risultato positivo dopo una leggera febbre e in isolamento dal 29 febbraio, dopo aver contratto il virus in un incontro di formazione per lavoro a Roma da un collega asintomatico di Castiglione D'Adda. 
Nello stesso giorno è stato messo in isolamento a casa un uomo di Foligno anche lui contagiato al Nord

I pazienti in condizioni più serie sono due, entrambi ricoverati nel reparto di terapia intensiva all'ospedale di Perugia: un imprenditore di Città della Pieve, di 60 anni e un uomo di Bastia. Un altro paziente di Spoleto, invece è stato messo in un primo momento in isolamente obbligatorio domiciliare e nei giorni successivi è stato trasferito a Malattie Infettive all'ospedale di Terni.
 

Un quarto paziente è ricoverato per motivi precauzionali nel reparto di Malattie infettive di Perugia. Gli altri casi positivi in Umbria sono a casa e tutti in buone condizioni di salute.

Le persone in isolamento volontario sono 348. L'assessore alla Sanità della regione, Luca Coletto ha dichiarato che "La Regione, di concerto con la Prefettura di Perugia, la Protezione civile regionale e tutte istituzioni, è impegnata costantemente per garantire ai cittadini umbri la massima sicurezza", sottolineando che "i medici e i professionisti che operano nei Servizi sanitari territoriali e nelle Aziende ospedaliere del territorio stanno lavorando 24 ore su 24 per la cura dei pazienti e la  tutela delle persone che le quali sono stati in contatto".