Da oggi per spostarsi in città c'è anche la metro leggera. Ma attenzione a traffico e ingorghi che potranno determinarsi in alcuni punti delle arterie del capoluogo irpino a causa di strettoie e sovrapposizioni con gli autobus di linea. Dopo circa 22 anni e oltre 22 milioni di euro spesi, dunque, ad Avellino va in funzione il servizio di trasporto a ridotte emissioni inquinanti, costituito da mezzi filotranviari Euro 5 alimentati per lo più ad energia elettrica grazie ai cavi montati lungo il percorso ad anello di 11 km che va da viale Italia a Borgo Ferrovia e ritorno, prevedendo 15 fermate e corse ogni 30 minuti.
Per l'avvio e i piccoli tratti non coperti dai fili, invece, ci si sposta grazie ai motori diesel. Restano tutte da verificare, però, le incognite dell'impatto sulla mobilità cittadina e il gradimento della novità sugli utenti. Stamane il primo banco di prova con il via libera alla circolazione con i passeggeri a bordo, dopo una lunga fase di rodaggio e di collaudi sulla sicurezza. Alle 7.30 la prima corsa da via Brigata, alle 16.55 l'ultima: 44 minuti circa, traffico permettendo, per effettuare il giro completo partendo dalla stazione ferroviaria. Il servizio sarà attivo dal lunedì al sabato, con una leggera rimodulazione tra i giorni in cui le scuole sono aperte e quelli in cui sono chiuse.
Intanto, da questa mattina riflettori accesi sulle strade che si restringono per permettere contemporaneamente il passaggio delle vetture e della filovia, in presenza delle strisce blu con le auto parcheggiate. Senza dimenticare gli attraversamenti trasversali, sempre più un terno al lotto per la sicurezza dei pedoni e di quanti si immettono con il proprio veicolo, le corsie preferenziali delimitate dai cordoli che di colpo spariscono innestandosi nella normale carreggiata e le strozzature del percorso ad anello nei pressi delle rotatorie. Si tratta di problematiche rilevate sin dai primi giri di prova dei mezzi ma mai risolte. In particolare, gli snodi più delicati si trovano a ridosso di piazzetta Cavour, dove la corsia preferenziale termina prima della rotonda confluendo su quella degli altri veicoli, così come l'innesto su corso Umberto I della salita di via Madonna della Saletta che sbuca di fronte ai resti del Castello longobardo e la strettoia costituita dalla strada che dal semaforo all'incrocio tra via Francesco Tedesco e via Circumvallazione passa davanti al Conservatorio "Cimarosa".
Si viaggia con un biglietto da 1 euro e 20 centesimi e tutti quelli che ricadono nella classe tariffaria Urbano Avellino di Unico Campania, compresi gli abbonamenti attualmente in vigore sui percorsi urbani (tariffa "UAV"). Mentre con il ticket integrato da 1,40 euro si può anche passare da metro a bus e viceversa nell'arco dei 90 minuti. La gestione sperimentale è in capo ad Air Campania che valuterà se sarà necessario apportare dei correttivi al servizio.
Mentre il Comune punta ad allungare il tragitto verso Atripalda e su via Nazionale Torrette di Mercogliano. Per questo motivo, dopo una prima gara andata deserta, ha pubblicato un nuovo bando per l'infrastrutturazione dell'estensione del percorso che ha l'obiettivo di aumentare la potenziale clientela della metro.
L'importo a base dell'appalto supera i 5,1 milioni di euro, al netto degli oneri di sicurezza. Le offerte dovranno pervenire sulla piattaforma digitale entro il 19 aprile, mentre il giorno successivo è prevista l'apertura della busta amministrativa. L'aggiudicazione avverrà in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.