Frana alla galleria Starza, dieci giorni di passione per viaggiatori e merci

Caos alla stazione di Ariano Irpino
Caos alla stazione di Ariano Irpino
di Vincenzo Grasso
Giovedì 14 Marzo 2024, 00:10
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Altra giornata di forti disagi non solo per gli utenti della linea ferroviaria Lecce-Foggia-Caserta. Ma anche per le aziende che utilizzano la rete ferroviaria per trasferire merci da Nord a Sud e viceversa.

Anche ieri i tecnici di Trenitalia sono stati duramente impegnati per individuare ed avviare ad eliminare l’inconveniente verificatosi l’altro giorno all’altezza della galleria Starza, tra Montecalvo e Ariano Irpino. In pratica, lungo un tratto di ferrovia, che corre in galleria per circa tre chilometri, si è verificata una frana che ha ostruito più di uno degli aeratori esistenti, che scendono in profondità fino a 80 metri, facendo cadere sui binari terriccio e pietre. Un evento da scongiurare assolutamente per evitare rischi per le persone.

La scoperta del fenomeno da parte dei tecnici che effettuano regolarmente i controlli di sicurezza sulla linea ferroviaria, completata nel lontano 1991 con tecnologia non comparabile con quella attuale, ha fatto scattare l’immediata sospensione del transito dei treni tra Benevento e Ariano Irpino. Ovvero in un tratto dove la ferrovia cammina su un binario unico.

Di conseguenza Trenitalia ha cancellato nella sola giornata di ieri 15 Frecciarossa e Intercity. A cui vanno ad aggiungersi altri quattro Frecciarossa anche per la giornata di oggi. Senza dimenticare i treni merci che sono altrettanto numerosi.

Naturalmente, per le corse ugualmente effettuate si è provveduto a impegnare aziende del trasporto su gomma per trasferire i viaggiatori da alcuni scali: i treni in partenza da Lecce sono stati fatti fermare a Foggia o ad Ariano Irpino, quelli da Roma nelle stazioni di Benevento e Caserta. Sono stati attivati, inoltre, bus sostitutivi per fare la spola tra le stazioni per permettere ai passeggeri di scavalcare il tratto bloccato e poter risalire sul treno dall'altra parte per arrivare a destinazione.

Naturalmente, con evidenti ritardi sulle tabelle di marcia ufficiali. Facilmente immaginabili le reazioni dei viaggiatori.

«Sono costretto ad andare avanti – ci spiega un passeggero – per un evento luttuoso in famiglia a Roma. Diversamente avrei rinunciato a subire questo Calvario con viaggio con bus sostitutivi e con trasferimenti in stazioni dove non erano previste fermate».

«Apprezzo lo sforzo di Trenitalia di assicurare comunque i collegamenti – ribatte un giovane diretto in Puglia-, ma è davvero disagevole viaggiare in questo modo, rischiando di restare fermi in stazioni con scarsi servizi. Certo le informazioni sono state date, ma va anche detto che non ci sono soluzioni alternative».

E così con queste considerazioni anche tanti altri viaggiatori.

Il ritorno alla normalità si annuncia, tra l’altro, particolarmente incerto. I tecnici di Trenitalia non si pronunciano ancora, ma stando ad alcune segnalazioni e indiscrezioni (provenienti dall’area frana) ci vorranno almeno dieci giorni per mettere in sicurezza il tratto interessato dal danneggiamento agli aeratori e ai binari.

Si tratta di lavori delicati e impegnativi, che richiedono continue verifiche. Non si riprenderanno, insomma, i collegamenti sulla tratta se non dopo ripetuti controlli. È stato, infatti, grazie alla professionalità dei tecnici delle ferrovie la tempestiva individuazione della frana. E sempre grazie a loro fu possibile individuare una mattina di novembre dello scorso anno un nigeriano trentenne che era stato travolto da un treno nei pressi della galleria di Pianerottolo, tra Ariano Irpino e Savignano.