De Vizia attacca la politica: «Quanti errori su ciclo dei rifiuti e piattaforma logistica»

Il presidente di Confindustria Avellino parla dei ritardi nei progetti

Emilio De Vizia, presidente di Confindustria Avellino
Emilio De Vizia, presidente di Confindustria Avellino
di Alessandro Calabrese
Lunedì 24 Aprile 2023, 09:46
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Ciclo integrato dei rifiuti in Irpinia e Piattaforma logistica in Valle Ufita: «Quelle che dovevano essere due opportunità di sviluppo per la provincia di Avellino con importanti ricadute socio-economiche si stanno rivelando problematiche per via di approcci e piani inadeguati». Ne è convinto il presidente di Confindustria Emilio De Vizia che prova a mettere ordine alle due vicende del momento e a dare un suo contributo fattivo in termini di proposte. L'appello è rivolto da una parte all'Ato e ai sindaci, dopo il secondo parere negativo della Corte dei conti, questa volta indirizzato alle procedure del Comune capoluogo, e dall'altra ai riferimenti istituzionali ai quali spetta sbloccare l'impasse sul terminal delle merci, compreso il governatore De Luca.
«Trovo del tutto fuori luogo che di fronte a dei rilievi così determinanti e argomentati da parte della magistratura contabile - afferma De Vizia - il sindaco Festa dichiari che sia tutto superabile e a poche ore dal dispositivo parli di un abbaglio. La Corte dei conti conosce la materia e ha visto le carte. Si tratta di un organismo di cui un amministratore responsabile dovrebbe tenere conto. È evidente come sia azzardato dire che la valutazione è sbagliata perché riferibile ad una società in house e non ad una mista. Non credo che i giudici della Sezione regionale di controllo della Campania non conoscano la differenza. Purtroppo si conferma quanto ho detto mesi fa e cioè che questa procedura è frutto dell'improvvisazione».


Per il numero uno degli industriali irpini il problema principale è l'eventuale danno erariale. «Ignorando le osservazioni - aggiunge - si espone il Comune a un rischio concreto. Inoltre, in premessa, manca la convenzione con l'Ato anche per l'utilizzo degli impianti, fondamentale per il piano industriale. Mentre il piano economico-finanziario è stato definito approssimativo e alla gara ha partecipato una sola società. La norma è chiara. E non è vero che gli investimenti del solo socio privato vanno a migliorare il patrimonio dell'ente che partecipa alla Grande srl per il 51%. Quelle spese poi vanno rimborsate. Anche su questo aspetto i magistrati sono stati netti: si appesantisce il bilancio del Comune che è ancora in pre-dissesto».
E allora? «Ben venga l'iniziativa dei consiglieri regionali ma questa è una partita che devono gestire i sindaci con l'ente d'ambito. All'assemblea dovrebbe partecipare un tecnico super partes che illustri le soluzioni legittime e percorribili, poi la politica deve fare le sue scelte. Il decreto legislativo 201 ha impresso un'accelerazione ad una stasi completa, è tempo di agire».
Altro capitolo la piattaforma logistica. Dopo la manifestazione di sabato, De Vizia tira le somme: «Stiamo subendo una vera ingiustizia. Dopo aver ottenuto il finanziamento, Rfi, incaricata del progetto, senza motivo, nonostante gli inviti a proseguire giunti da più parti, ha deciso di fermarsi. Per un anno non si è andati avanti e la Regione, in silenzio fino ad oggi, si è svegliata tardi. C'è grande preoccupazione, l'opera va realizzata altrimenti l'Alta velocità e la Stazione Hirpinia non hanno senso». Per giustificare la sua inerzia, Rfi ha parlato di carenza di fondi ma il presidente di Confindustria Avellino precisa: «Non c'è nessun documento che certifica questa carenza, si chiarisca quanto costano i lavori e si trovi una soluzione. O investe Merci Italia, che pure è sembrata interessata, o si verifichi la disponibilità dei privati con la concessione della gestione del terminal per un periodo concordato. L'opera è strategica e non si può rinviare».
Infine, una battuta sull'annuncio del governatore De Luca di un investimento da 26 milioni di euro a Ponte Valentino. «Non penso che se fosse successo a Salerno una cosa del genere - sottolinea De Vizia - De Luca sarebbe stato a guardare. Abbiamo ottenuto le schede progettuali anche grazie a lui ma ora ha ricevuto pressioni e parla di uno scalo merci nel Sannio, rassicurando Confindustria Benevento. Va bene un'altra struttura ma la priorità spetta alla piattaforma logistica in Valle Ufita».
 

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