La Giunta Festa aumenta le indennità: il primo cittadino sfiorerà i 10mila euro, agli altri assessori 5800 euro al mese

Scatti effettivi da gennaio

Il sindaco Gianluca Festa
Il sindaco Gianluca Festa
Sabato 30 Dicembre 2023, 10:29 - Ultimo agg. 16:35
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Tempo di bilanci di fine anno, magri per la maggior parte dei cittadini, ma anche di buoni auspici per il 2024 che verrà. E non bisogna essere dei veggenti per immaginare che nelle case della maggior parte degli avellinesi alla mezzanotte del 31 dicembre il desiderio più gettonato da esprimere sarà quello di un miglioramento delle proprie condizioni economiche. Potranno invece dare maggiore sfogo alla fantasia il sindaco, Gianluca Festa, e i suoi assessori che, quantomeno sul piano economico, possono dormire sonni un po' più tranquilli rispetto a quelli della maggior parte dei suoi cittadini. Dal 1° gennaio 2024 infatti per la squadra di governo cittadina scatterà l'aumento degli stipendi per sindaco e assessori così come stabilito dall'ultima legge di bilancio del governo Draghi. Secondo la normativa nazionale entrata in vigore nel gennaio del 2022, immediatamente recepita da Palazzo di città, i sindaci dei comuni capoluogo fino a 100mila abitanti potranno guadagnare fino al 70% dello stipendio incassato dai presidenti di Regione.

Retribuzioni già lievitate nel corso degli ultimi due anni dal 48% al 68%. Con l'inizio del nuovo anno, grazie a quanto deciso dal governo nazionale, il sindaco Festa passerà dagli iniziali 4.500 euro al mese, già aumentati a 6.800 euro, alla cifra di 9.600 euro.

Un po' meno sostanziosa ma non certo da buttar via l'indennità di funzione che incasserà la vice sindaca Laura Nargi, pari a 7.250 euro, mentre gli assessori passeranno dai 2.700 euro guadagnati dal 2019 al 2022, poi aumentati a 4100 euro nell'ultimo biennio, alla cifra definitiva di 5.800 euro. Tutto come disposto dalla legge che non fa differenza tra comuni con casse floride e comuni in predissesto o in via di uscita dal piano di riequilibrio finanziario pluriennale come nel caso di Avellino. Insomma tutto secondo le regole, anche se i singoli Comuni avrebbero comunque potuto rinunciare all'aumento delle indennità. Volendo fare un rapido calcolo limitandosi all'ultimo scorcio di consiliatura, Festa nei prossimi sei mesi guadagnerà 57.600 euro, Nargi 43.500 euro, gli assessori 34.800 euro a testa.

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Cifre che - senza scadere nel populismo dell'antipolitica - stridono con i dati sull'aumento della povertà diffusi dalla Caritas che parlano di una provincia, capoluogo compreso, dove la metà dei contribuenti censiti dall'Inps vive con un reddito annuo inferiore ai 15mila euro, in pratica al di sotto della soglia di povertà. Aumenti che, per quanto decisi a livello nazionale, rischiano di trasformarsi, per chi ne beneficia, in un boomerang. A meno che Festa e la sua Giunta, col nuovo anno, non decidano di rivedere quanto hanno approvato subito dopo la legge voluta dal Governo di Roma. Con l'avvicinarsi della campagna elettorale ogni mossa per guadagnare o recuperare consensi non può essere esclusa. 

 

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