Tempo di bilanci di fine anno, magri per la maggior parte dei cittadini, ma anche di buoni auspici per il 2024 che verrà. E non bisogna essere dei veggenti per immaginare che nelle case della maggior parte degli avellinesi alla mezzanotte del 31 dicembre il desiderio più gettonato da esprimere sarà quello di un miglioramento delle proprie condizioni economiche. Potranno invece dare maggiore sfogo alla fantasia il sindaco, Gianluca Festa, e i suoi assessori che, quantomeno sul piano economico, possono dormire sonni un po' più tranquilli rispetto a quelli della maggior parte dei suoi cittadini. Dal 1° gennaio 2024 infatti per la squadra di governo cittadina scatterà l'aumento degli stipendi per sindaco e assessori così come stabilito dall'ultima legge di bilancio del governo Draghi. Secondo la normativa nazionale entrata in vigore nel gennaio del 2022, immediatamente recepita da Palazzo di città, i sindaci dei comuni capoluogo fino a 100mila abitanti potranno guadagnare fino al 70% dello stipendio incassato dai presidenti di Regione.
Retribuzioni già lievitate nel corso degli ultimi due anni dal 48% al 68%. Con l'inizio del nuovo anno, grazie a quanto deciso dal governo nazionale, il sindaco Festa passerà dagli iniziali 4.500 euro al mese, già aumentati a 6.800 euro, alla cifra di 9.600 euro.
Cifre che - senza scadere nel populismo dell'antipolitica - stridono con i dati sull'aumento della povertà diffusi dalla Caritas che parlano di una provincia, capoluogo compreso, dove la metà dei contribuenti censiti dall'Inps vive con un reddito annuo inferiore ai 15mila euro, in pratica al di sotto della soglia di povertà. Aumenti che, per quanto decisi a livello nazionale, rischiano di trasformarsi, per chi ne beneficia, in un boomerang. A meno che Festa e la sua Giunta, col nuovo anno, non decidano di rivedere quanto hanno approvato subito dopo la legge voluta dal Governo di Roma. Con l'avvicinarsi della campagna elettorale ogni mossa per guadagnare o recuperare consensi non può essere esclusa.