Benevento, piogge e terreni inzuppati saltano i lavori nel cantiere e slitta il black-out idrico

La comunicazione arriva dalla Regione Campania: l'erogazione avverrà normalmente

I terreni rovinati dalle piogge
I terreni rovinati dalle piogge
di Antonio Martone
Mercoledì 13 Marzo 2024, 11:16 - Ultimo agg. 11:43
4 Minuti di Lettura

Niente rubinetti a secco nel fine settimana. Alle 14.40 di ieri pomeriggio, la Regione Campania ha informato Gesesa dell'annullamento dell'interruzione idrica nel weekend in città e in alcuni centri della provincia. L'erogazione, dunque, avverrà normalmente.

«Si avvisa che i lavori previsti per le giornate del 15, 16 e 17 marzo sul cantiere Rfi dell'alta velocità - recita la nota inviata da Palazzo Santa Lucia -, che avrebbero provocato l'interruzione idrica nella città di Benevento e negli altri comuni interessati, sono rinviati a data da destinarsi in quanto a causa delle forti piogge di questi giorni, confermate dalle allerte meteo per rischio idrogeologico emanate dalla Regione Campania (avviso 20/2024), nonché a causa delle caratteristiche dei siti di intervento, che presentano terreni poco drenanti, siano venute meno le condizioni, tecniche e di sicurezza, per procedere con la deviazione della condotta e con tutte le ulteriori attività che la Rfi avrebbe messo in atto per la risoluzione delle interferenze in parola, come ampiamente concordato».

Unitamente alla comunicazione, sono state trasmesse a Gesesa anche le fotografie che testimoniano l'attuale stato dei luoghi. La città, intanto, si era preparata al weekend di emergenza innanzitutto con l'ordinanza urgente firmata dal sindaco Clemente Mastella, che disponeva la chiusura di scuole, asili nido pubblici e privati e pubblici uffici nelle zone dove era prevista l'interruzione idrica.

A Palazzo Mosti, naturalmente, appena ricevuta notizia del contrordine, si è provveduto ad annullare il tutto. Dunque si andrà a scuola regolarmente, in tutti i plessi, nella giornata di sabato. Oltre al Comune anche operatori commerciali, cittadini e forze dell'ordine si erano organizzati per fronteggiare le 48 ore di rubinetti a secco, che avrebbero avuto ricadute e disagi non solo sul piano logistico, ma anche su quello economico alla luce dei potenziali mancati incassi, in particolare per i titolari di bar, ristoranti, pizzerie, rosticcerie e pub.

A questo punto, i titolari dei locali food possono tirare un sospiro di sollievo, visto che l'incasso e l'affluenza non mancheranno. Quelli del comprensorio piazza Castello, via Perasso, via La Salle, via La Vipera e parte finale del corso Garibaldi avevano provveduto a richiedere il posizionamento di un'autobotte nella zona tra piazza Castello e la Rocca dei Rettori.

«In questo modo - dice Roberto Rovina - potevamo rifornirci più agevolmente di acqua potabile e cercare di limitare al minimo i danni per mancato incasso. Proprio nella nostra zona sono concentrati numerosi negozi del settore e quindi anche i clienti così avrebbero avuto meno disagi. Restiamo in fiduciosa attesa che ciò venga attuato in occasione dell'interruzione idrica che ci sarà prossimamente». Annullati, dunque, preoccupazioni e malcontento da parte di ristoratori e pizzaioli, alcuni dei quali addirittura avevano già ipotizzato la chiusura perché di fatto impossibilitati a lavorare. «Speriamo che la prossima data non sia un weekend - evidenzia lo chef Giovanni Russo - perché proprio il venerdì e il sabato tutte le attività di ristorazione della città fanno gli incassi che ci consentono di gestire l'intera settimana e l'Agenzia delle entrate non tiene conto delle chiusure forzate...».

Numerose famiglie avevano inoltre programmato di trascorrere il weekend fuori città, raggiungendo parenti e amici in altri centri oppure recandosi nelle case di montagne o di mare di proprietà per non avere problemi.

Tutto rinviato a data da destinarsi, visto che prima o poi il black-out ci sarà. Da registrare anche l'appello del sindaco Mastella: «Anche se era superfluo, perché i miei concittadini hanno dimostrato sempre senso di responsabilità, correttezza e onestà intellettuale, avevo auspicato di non attuare speculazioni da parte di qualche privato rispetto ad aumenti di prezzi di monouso come piatti, forchette e bicchieri o di ballette d'acqua, che avrebbero registrato un consumo maggiore in caso di chiusura dei rubinetti. In tal senso, per il futuro sarà dato mandato alla polizia municipale di vigilare e segnalare eventuali casi».

Dal canto loro, i titolari di negozi e supermercati alimentari avevano già provveduto a ordinare scorte ingenti di acque e articoli monouso. Come si ricorderà, non tutte le zone della città erano interessate dall'interruzione idrica. In particolare i rioni Ferrovia e Libertà, oltre ad alcune contrade ubicate nella zona dell'Appia, dato che non ricevono acqua dal Biferno, erano esclusi. In ogni caso, però, la gran parte del capoluogo sarebbe stata coinvolta dallo stop. A quanto pare solo rimandato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA