Benevento: al Rummo dimezzati i tempi delle liste d'attesa

Buoni i dati nel primo trimestre del 2023

L'ospedale Rummo di Benevento
L'ospedale Rummo di Benevento
di Luella De Ciampis
Mercoledì 10 Maggio 2023, 10:04
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Più che dimezzati, nel primo trimestre del 2023, i tempi di attesa per buona parte delle visite ambulatoriali al Rummo, in base a quanto emerge dalla documentazione aziendale. È opportuno specificare che si parla di prima visita perché gli appuntamenti per il controllo dei pazienti con patologie che hanno richiesto il ricovero in ospedale hanno sempre avuto e continuano ad avere una corsia privilegiata. Il primo elemento da considerare riguarda le prestazioni di diagnostica per immagini, i cui tempi di attesa si sono contratti dai cinque mesi del passato a un massimo di 70 giorni. Salta subito all'occhio che, tra gennaio e marzo dell'anno in corso, sono state effettuate 500 mammografie bilaterali, programmabili e, quindi, non urgenti, con un'attesa massima di 64 giorni, contro gli oltre 365 riscontrati in passato, oggetto di discussioni e di proteste.
Per le mammografie che hanno il carattere dell'urgenza, si è proceduto nell'immediato, mentre per quelle differibili c'è stata un'attesa di soli 19 giorni, come previsto dalla normativa vigente. Per effettuare 293 visite oncologiche l'attesa è stata, in media, di 20 giorni, saliti a 32 per effettuare 215 visite oculistiche. Per le visite cardiologiche programmabili l'attesa è stata di soli due giorni; per le indagini pneumologiche, sempre programmabili, i pazienti hanno dovuto attendere per un tempo massimo di 71 giorni, contro i 239 del 2019. C'è stata un'attesa di 76 giorni per eseguire 400 ecocolordoppler degli arti inferiori, mentre, sono rimasti più o meno invariati, rispetto al passato, i tempi di attesa per eseguire un esame diagnostico all'esofago con biopsia, che hanno richiesto 72 giorni di attesa, in caso di programmabilità.

La stessa sorte ha caratterizzato i tempi di esecuzione della colonscopia totale che ha richiesto 98 giorni di attesa per 155 prestazioni erogate. Le differenze si fanno sempre sulle prestazioni che possono essere effettuate nel tempo perché, per le visite e le indagini urgenti e che hanno priorità per la gravità dei casi, si procede nell'immediato oppure nell'arco di pochi giorni. Oltre alle urgenze, da trattare subito, infatti, i tempi di attesa sono compresi in una forbice tra 5 e 27 giorni, a seconda che abbiano priorità B (prestazioni brevi) oppure D (differibili). Ovviamente, c'è un "salto" di tre anni, per quanto riguarda la valutazione e la comparazione delle liste d'attesa in quanto, nel corso della pandemia, gli ambulatori dell'ospedale cittadino sono rimasti chiusi per poi riaprire, in via definitiva, i battenti verso la fine del 2022, con un pesante bagaglio di prenotazioni da smaltire.
Ad aprile del 2019, per le indagini radiologiche, per esempio, si partiva da un minimo di due mesi di attesa fino a raggiungere un massimo di cinque mesi, ovviamente in base al tipo di prestazioni richieste dal paziente. Per la Cardiologia, i tempi di attesa per effettuare un'ecografia cardiaca erano, in genere, di circa sette mesi e mezzo, per effettuare un'ecografia cardiaca pediatrica ci volevano poco meno di quattro mesi e più di nove per sottoporsi a un'ecografia da sforzo. Nel reparto di Oculistica i tempi di attesa per una visita completa erano, in media, di 168 giorni, mentre, in Chirurgia cardiovascolare, per eseguire un ecocolordoppler, erano necessari circa cinque mesi. Per la Gastroenterologia bisognava attendere in media 60 giorni per sottoporsi a un'endoscopia e 90 in caso di visita per precancerosi gastrointestinale. Erano, invece, inesistenti i tempi di attesa in Chirurgia generale e oncologica, se si trattava di interventi che avevano il carattere dell'urgenza, fino a raggiungere gli otto mesi, 233 giorni per la precisione, in caso di piccoli interventi d'elezione che potevano essere programmati. Si attendeva per poco meno di cinque mesi per le ecografie e per l'agoaspirato ecoguidato per Malattie infettive, mentre per un'indagine neurologica, i tempi variavano in base alla patologia. Erano di 62 giorni le attese per le indagini sul Parkinson, di sei mesi quelle per l'Alzheimer e di nove mesi per gli esami relativi alle cefalee croniche e di altro tipo. Per la Neurochirurgia l'attesa per una visita era di 70 giorni circa, mentre per effettuare una visita ambulatoriale in Neuropsichiatria infantile, si attendeva per più di sei mesi. Tuttavia, i tempi di attesa più lunghi, riguardavano le visite nei reparti di Pneumologia con 239 giorni, Nefrologia con 323 giorni e per la Senologia, esclusivamente per quanto riguardava l'indagine mammografica, per cui era necessaria l'attesa di un anno, contro i trenta giorni contro i 30 giorni che occorrevano per la visita senologica. La "maglia nera" era detenuta proprio dai tempi di attesa per la mammografia bilaterale che, spesso, superavano anche la soglia dei 365 giorni.
 

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