Ospedale di Caserta: squadra completa, Piombino è il nuovo direttore di Chirurgia maxillo-facciale

Completate le nomine di tutti i direttori di unità operative complesse

L'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta
L'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta
di Ornella Mincione
Mercoledì 10 Maggio 2023, 08:28
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Con la nomina di Pasquale Piombino a direttore della struttura complessa di Chirurgia Maxillo-facciale, si completa l'intera squadra dei nuovi direttori di unità operative complesse dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta.
Come da programmi, la direzione strategica guidata dal manager Gaetano Gubitosa ha siglato l'ultima delibera che conferma i nuovi primari del nosocomio a rilievo nazionale. «Quelle delle nomine non è un dato da sottovalutare in quanto viene evidenziata la stabilità del lavoro aziendale e si conferma l'intento di voler ripartire dopo la vicenda Covid con maggiore forza», spiega il direttore generale Gubitosa.
Dunque sono 17 i nuovi direttori che hanno ricevuto l'incarico quinquennale, dal 2021 ad oggi. Tanti i volti nuovi ma tanti anche coloro che sono stati confermati perché in un primo tempo "facenti funzione" nel reparto di competenza, come la dirigente Gina Verricchio in Geriatria o Danilo Lisi in Risk Management.
«Ci sono alcuni nuovi direttori che stanno già largamente dimostrando il loro valore. Dai dati che ci arrivano, vediamo come questi, anche in breve tempo, hanno raddoppiato la produttività dal 2022», ha commentato il manager.
Andando al dettaglio, è il caso del primario della Cardiochirurgia Andrea Montalto, Ferdinando Fusco dell'Urologia, Loredana Tibullo della Medicina Interna, Vincenzo Bellizzi della Medicina Interna. «Siamo molto orgogliosi noi della direzione di questa nuova squadra - ha detto ancora il direttore Gubitosa - Ora attendiamo soltanto che di fatto il dottore Piombino entri in azienda il 16 maggio».
Di sicuro, i nuovi direttori delle unità operative complesse stanno già lavorando a piccole rivoluzioni logistiche sanitarie che porteranno al potenziamento assistenziale di cui ha sempre parlato il manager. Tra coloro che hanno in pochi mesi già sviluppato alti numeri di produttività c'è il direttore dell'Oncologia medica Michele Orditura. «Grazie alla forte sensibilità della direzione abbiamo incentivato e attuato alcuni cambiamenti nel reparto di Oncologia così come in protocolli aziendali», ha spiegato il direttore Orditura.


Proprio questo venerdì, infatti, i risultati ottenuti dalla sua nomina (di febbraio scorso) saranno presentati al Pascale di Napoli. «Sono dati inseriti nella rete oncologica regionale e abbiamo appurato che finalmente siamo riusciti ad incentivare una migrazione di pazienti verso di noi, piuttosto che verso altri nosocomi in altre regioni e nazioni».
Tra i risultati, in prima istanza l'abbattimento delle liste d'attesa: «Per una prima visita si deve aspettare un massimo di nove giorni, mentre per una routinaria non oltre i quindici giorni. Abbiamo attivato tre ambulatori con orario dalle 8 alle 18, mentre gli altri già attivi hanno esteso l'orario precedente», ha spiegato il primario dell'Oncologia. Dettaglio non trascurabile, è stato avviato un Cup al quarto piano del fabbricato centrale dell'ospedale: «Grazie alla volontà dei direttori ora i pazienti possono prenotare le visite necessarie già all'interno dell'azienda».
Guardando i dati specifici, «dal primo febbraio all'8 maggio sono stati ricevuti 420 pazienti, oltre il 25% di nuovi pazienti e la riattivazione dei gruppi multidisciplinari che in questi ultimi anni, in assenza di un direttore nominato, erano un po' fermi», ha dichiarato il direttore Orditura.
Un potenziamento a 360 gradi che se da un lato vede anche l'assunzione di due nuovi dirigenti medici nel reparto di Oncologia, dall'altro vede pure la partecipazione di associazioni di volontariato che si prendono cura dei pazienti in chemioterapia. «Estetiste, parrucchieri, animatori e clown: sono ragazzi che vengono in reparto e ci danno una mano a far sì che i pazienti si sentano coccolati e, perché no, anche più belli», ha continuato il primario dell'Oncologia.
 

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