Benevento: svolta rifiuti in Asia, le tariffe caleranno

Progetto per far crescere la differenziata

Raccolta rifiuti a Benevento
Raccolta rifiuti a Benevento
Lunedì 11 Dicembre 2023, 09:57
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Stabilizzare le percentuali di differenziata su livelli d'eccellenza, far crescere il tasso dei rifiuti effettivamente riciclati, abbassare la tariffa premiando chi produce meno scarti e lavorando alcune frazioni in loco grazie a impianti di proprietà. Sono gli obiettivi cardine del Piano industriale di Asia spa, aggiornati con proiezione a 8 anni. Della vecchia municipalizzata restano al momento le sedi, destinate a essere presto archiviate a loro volta, e le tute color arancio. La partecipata di Palazzo Mosti punta a consolidare lo status di moderna multiservice che opera in più settori, dall'igiene ambientale al controllo degli impianti termici, programmando nuovi step di avanzamento grazie a conti in regola ed economie di gestione che dovranno riflettersi in positivo sulle bollette degli utenti beneventani, oggi ancora molto care. Il documento (elaborato in house dal team guidato dall'amministratore Donato Madaro e composto dai funzionari Nicolino Cardone, Fernando Capone, Gino Mazza, Tiziana Landi, con la collaborazione di Raffaele Manzo e Alice Palumbo) attesta come la differenziata veleggi da anni sulla quota virtuosa del 65 per cento.

Nell'ultimo anno ha sfiorato il 67 per cento, ma si punta a crescere migliorando la qualità della raccolta: «La vision di Asia - si legge nel Piano - mira a una differenziata al 70 per cento, ma non si limita alla crescita quantitativa.

Lo step successivo è un miglioramento della qualità delle frazioni recuperate e avviate al riciclo. I miglioramenti organizzativo-gestionali e impiantistici garantiranno il raggiungimento del 60 per cento del tasso di riciclaggio, ampliando così il 55 per cento previsto per legge al 2025 ma già raggiunto dall'Asia, e introducendo obiettivi diversificati per singole frazioni merceologiche».

Uno dei principali obiettivi indicati dal Piano è l'attuazione della tariffa puntuale (Tarip) nell'intero territorio comunale. Ovvero: far pagare gli utenti in ragione dei rifiuti non differenziabili effettivamente prodotti, e non in base ai criteri patrimoniali e familiari oggi in vigore, in ossequio al principio europeo «chi inquina paga». Una rivoluzione che farebbe di Benevento una delle poche città d'Italia, probabilmente la prima al Meridione, ad attuare tale sistema di attribuzione dei costi.

Il progetto ha già superato la fase sperimentale svolta nel 2021 su un quartiere campione, il rione Ferrovia, con la partecipazione di 1.116 utenze. Furono consegnati sacchetti con codice identificativo e i conferimenti, analizzati attraverso un apposito sistema tecnologico di pesatura e lettura, permisero di conoscere quantitativi e tipologie dei rifiuti consegnati. «Il progetto - spiega la relazione al Piano - è in corso di sviluppo. Con il dipartimento di Ingegneria dell'Unisannio è in atto lo studio di un sistema "fleet management" per ottimizzare i percorsi e i turni di raccolta, con la trasmissione dei dati attraverso piattaforme georeferenziate.

Ciò consentirà una riduzione della spesa stimabile in oltre il 20 per cento in termini di carburante, personale, manutenzione, oltre a una riduzione di emissioni di CO2 e polveri sottili». L'avvio della tariffazione in base al reale consumo verificato con il sistema Tarip è fissato al 2026. Una novità caldeggiata dal socio unico e attesa dagli utenti è la riduzione della tariffa. Obiettivo che sarà raggiunto, assicura l'amministratore unico Donato Madaro: «Il complesso degli investimenti consentirà, a regime, una riduzione del 10 per cento della tassa a partire dal 2026, dando corpo al lavoro messo in campo da anni che ha già consentito di superare le condizioni avverse del mercato senza apportare aumenti.

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Il piano industriale rappresenta il prosieguo di un lavoro di ristrutturazione aziendale avviato negli ultimi tre anni e proiettato sui prossimi otto, sviluppato sulla base dei principi regolatori Arera corrispondenti alla massima qualità tecnica del servizio. Piano stilato, mi piace evidenziarlo, senza ricorso a collaborazioni esterne e grazie alle competenze maturate in seno alla struttura direttiva e operativa dell'azienda, in collaborazione con l'amministrazione comunale che ne ha condiviso gli obiettivi». E se si potrà ridurre la tariffa lo si dovrà in buona misura al cambio di rotta sul personale: «Grazie alla politica di risanamento operata dal 2017 - scrive la task force di Madaro - oggi ci sono 148 unità a tempo indeterminato e nessuna a tempo determinato». Nel dettaglio: 13 amministrativi, 13 tecnici, 14 addetti alla gestione, 8 autisti, 60 operatori impiegati nella raccolta, 40 nello spazzamento. Eloquenti i numeri certificati dal Piano: dai 7,5 milioni spesi in stipendi nel 2019 si è giunti agli attuali 6,5 milioni. In gran parte rinnovato anche il parco automezzi, con l'acquisto di 36 nuovi veicoli (euro 6) e la dismissione di 44. 

 

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